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Il dramma dell’amianto-killer a Biancavilla: reportage di Rai Radio 1
Tappa del programma “Inviato Speciale”: presto l’inizio della bonifica di monte Calvario
Ancora una volta riflettori nazionali puntati sulla “questione amianto” di Biancavilla. Rita Pedditzi di Rai Radio 1 ha fatto tappa nel nostro paese per un reportage andato in onda all’interno del programma “Inviato Speciale”.
►ASCOLTA IL REPORTAGE (Dal minuto 34)
Si è parlato della bonifica di monte Calvario, il cui iter è cominciato con il sindaco Pietro Manne e che si avvia alla fase finale con Antonio Bonanno, grazie ad un finanziamento di 17 milioni di euro.
Ma l’inviata Rai ha dato voce anche agli abitanti di Biancavilla, da chi ha avuto un lutto per mesotelioma pleurico a chi vive a ridosso dell’area di monte Calvario, fonte del minerale-killer.
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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»
Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate
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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».
Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.
Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.
C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.
«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».
«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».
Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.
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