Connettiti con

News

Così la stazione della metro Fce di Biancavilla viene “divorata” dai vandali

Ennesima segnalazione di degrado, stavolta da parte dei volontari dell’associazione Agriambiente

Pubblicato

il

È un passaggio di distruzione, senza criterio alcuno. Solo la voglia di danneggiare. Le stazioni della metropolitana Fce di Biancavilla sono meta di vandali. In particolare, quella di via Cristoforo Colombo, in coincidenza di piazza Giovanni XXIII e della chiesa “Sacro Cuore”.

In più occasioni e già da tempo il problema viene segnalato, anche con video di Biancavilla Oggi dopo appena sei mesi dall’inaugurazione (vedi sotto).

Adesso arriva un’ulteriore segnalazione dell”associazione di volontariato Agriambiente, guidata da Dino Petralia.

«Vogliamo denunciare -dice Petralia- questo degrado che si trova nella stazione cosiddetta di “padre Greco”, ovvero stazione “Colombo”. Non si può accettare tutto questo. Dopo tante volte che abbiamo segnalato alle autorità e all’amministrazione, qualcuno si deve muovere per il bene dei cittadini onesti di Biancavilla».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

News

Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

Pubblicato

il

«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti