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Salgono a 40 i posti letto all’ospedale, Bonanno chiede screening anti-Covid

Sono oltre 300 i biancavillesi contagiati, ma si registra anche un’impennata di vaccinazioni

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© Foto Biancavilla Oggi

Attivati 12 posti letto all’ospedale “Matia Santissima Addolorata” di Biancavilla. Una misura resa necessaria a seguito dell’andamento pandemico accompagnato da un incremento cospicuo di ospedalizzazioni.

Lo ha deciso il Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’Assessorato regionale della Salute. Un atto che si inquadra nella cornice dell’incremento complessivo di posti letto Covid di area medica nella provincia di Catania prevista nella programmazione assessoriale.

L’ospedale di Biancavilla sale così a 40 posti letto Covid (ai quali devono aggiungersi 8 posti letto di Terapia intensiva). I 12 posti letto di nuova conversione –specifica una nota dell’Asp– sono prioritariamente destinati a garantire il trattamento chirurgico per pazienti Covid.

La responsabilità delle nuove aree di ricovero, a Biancavilla, è affidata a Giuseppe Reina, direttore del Dipartimento di Chirurgia. La conversione dei posti letto rimarrà operativa per tutto il periodo dell’attuale crisi emergenziale e in conformità alle direttive assessoriali.

Allo stesso tempo si pensa ad un nuovo screening della popolazione. L’ha chiesto il sindaco Antonio Bonanno all’Asp, dopo un vertice al Comune di Biancavilla. Presenti il delegato del primo cittadino, Francesco Privitera, l’assessore alla Protezione Civile, Luigi D’Asero, ed il responsabile dell’ufficio comunale, Paolo Pinnale.  

«All’azienda sanitaria –dice Bonanno– abbiamo anche segnalato i ritardi nella raccolta dei rifiuti speciali, servizio svolto da una ditta da loro incaricata».

A Biancavilla resta attivo – grazie all’opera dei volontari della locale Croce Rossa – il servizio di assistenza per l’acquisto della spesa alimentare e dei farmaci ai contagiati che non possono muoversi da casa.

Sono oltre quota 300, secondo i dati ufficiali, le persone con contagio a Biancavilla. In paese, tuttavia, si registra un’impennata anche delle vaccinazioni. In programma, altre sessioni nella sede del Com, in aggiunta al servizio che si effettua all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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