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“Giornata ecologica”, i parrocchiani dell’Annunziata puliscono la piazza

Iniziativa dell’oratorio “San Giovanni Bosco” ispirata all’enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco

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Giornata ecologica per i ragazzi dell’oratorio “San Giovanni Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla. Si sono ritrovati nella piazza antistante per fare colazione con gli animatori e per ripulirla da cartacce, bottiglie, bicchieri ed ogni rifiuto. Interessate anche le vie Umberto, Scutari, Tamo, Firenze, Cagliari, Imperia e Torino. I ragazzi hanno anche piantato 50 stelle di Natale donate dal Comune di Biancavilla e dal vivaio Mursia.

Per l’occasione, allestito pure un piccolo presepe ai piedi del monumento ai Caduti. Un modo per sensibilizzare la cittadinanza al rispetto e alla cura dell’ambiente.

Alcuni giovani dell’oratorio, peraltro, aderiscono all’associazione nazionale “Laudato si’”, nata ufficialmente nel 2018. Lo scopo di questa è promuovere l’idea di giustizia sociale e ambientale, di mitezza e solidarietà, tracciato dall’enciclica di Papa Francesco. Un’alleanza per il clima, la terra e la giustizia sociale.

Dopo la messa delle 11, il parroco, padre Giosuè Messina, gli animatori e i ragazzi hanno consegnato simbolicamente la piazza ripulita al sindaco Antonio Bonanno.

Padre Messina: «Scambio di fratellanza e relazioni»

Soddisfazione da parte di padre Messina: «L’enciclica “Laudato si’” ci esorta a curare la nostra casa comune. Abbiamo curato in maniera particolare piazza Annunziata e le vie limitrofe. Quella piazza è luogo in cui avviene lo scambio di fratellanza e relazioni. Abbiamo voluto così evidenziare gli aspetti della solidarietà e della condivisione. Grazie al Comune e al vivaio Mursia per il gesto della donazione delle stelle. Con la Natività messa ai piedi del monumento ai Caduti abbiamo voluto collocare Cristo al centro delle nostre relazioni».

Il sindaco Bonanno: «Orgogliosi dei risultati»

Il sindaco Bonanno si è congratulato con i ragazzi e con padre Giosuè. «Tutta la comunità di Biancavilla –ha detto il primo cittadino– può dirsi orgogliosa per i risultati che, a piccoli passi, sono stati compiuti in un ambito importante della tutela dell’ambiente: la raccolta differenziata. La nostra percentuale altissima di differenziata – oltre l’80%– porta dei benefici sul piano economico e, soprattutto, testimonia un rispetto concreto per la salvaguardia dell’ambiente».

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Chiesa

L’Arciconfraternita dell’Annunziata si rinnova: Alfredo Laudani governatore

La congregazione esce così dal commissarimento, sancendo il definitivo passaggio generazionale

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Diversi anni di commissariamento. Adesso, le regolari elezioni delle cariche interne. L’Arciconfraternita dell’Annunziata di Biancavilla – tra le più antiche congregazioni religiose del nostro paese – ha una nuova amministrazione, sotto la guida spirituale del parroco, padre Giosuè Messina.

Il nuovo governatore eletto dall’assemblea è Alfredo Laudani. Al suo fianco, tra i consiglieri (ognuno con una propria mansione), figurano Salvatore Patti, Antonino Pappalardo, Antonio Sergi e Davide Sangiorgio. Si attende adesso la formale approvazione da parte dell’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna.

La confraternita biancavillese, che conta circa 40 iscritti effettivi, su decisione del vescovo era stata commissariata per consentire una riorganizzazione e un riordino dei bilanci. Una fase guidata prima dall’allora parroco, padre Antonino Tomasello, e poi dall’avv. Dino Laudani. Di fatto, questa nuova amministrazione sancisce un passaggio generazionale, come accaduto già in altre realtà confraternali biancavillesi.

Fondata nel 1636, l’Arciconfraternita dell’Annunziata era composta per tradizione da operai. In anni più recenti si sono aggiunti, però, giovani volontari provenienti da altri ambiti lavorativi. I loro abiti si riconoscono per il sacco bianco, il cingolo bianco, lo stemma raffigurante l’Annunciazione e la mozzetta celeste in onore della Madonna.

Nella sera dei “Misteri” del Venerdì santo, ai confrati dell’Annunziata spetta portare il fercolo dell’Ecce Homo. La statua risalente all’inizio del 1700 fu realizzata dal biancavillese Placido Portale: una figura drammatica e pietosa, soprattutto nel viso, che risente delle influenze spagnole.

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