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Associazionismo

Dante Alighieri a 700 anni dalla morte, Biancavilla celebra il Sommo Poeta

Iniziativa dell’Accademia Universitaria Biancavillese e della comunità terapeutica “Cenacolo Cristo Re”

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Biancavilla omaggia il sommo Poeta. In occasione del 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri, l’Accademia Universitaria Biancavillese e la Comunità Terapeutica Riabilitativa “Cenacolo Cristo Re” hanno allestito insieme un evento celebrativo.

A Villa delle Favare si è svolto così un pomeriggio letterario per magnificare ed esaltare la Divina Commedia. Iniziativa ideata, coordinata e presentata da Salvuccio Furnari, che ne ha quindi indicato gli obiettivi culturali per la città e di inclusione sociale per gli ospiti della comunità.

Rosa Lanza, presidente dall’Accademia, e Giosuè Greco, direttore generale dell’Opera Cenacolo, hanno evidenziato la positività della manifestazione. L’iniziativa si è sviluppata attraverso la lettura di diversi canti dell’opera dantesca selezionati, commentati e recitati da Vittoria Elsa Sangiorgio, Pietro Finocchiaro e dalla stessa Lanza.

La comunità terapeutica ha arricchito il momento con un video curato da Filadelfio Grasso, che ha interessato gli ospiti della struttura. Coinvolto, inolre, il personale rappresentativo delle varie figure professionali in uno spettacolo appassionato con riprese che hanno valorizzato le risorse naturalistico-ambientali del nostro territorio.

 «Un percorso educativo-riabilitativo che rafforza il processo di ritrovamento della dritta via… smarrita», ha sottolineato, quindi, il direttore sanitario della comunità terapeutica, Gaetano Interlandi.

Il filmato è stato completato con brani musicali accuratamente scelti da Elisa Salomone per evidenziarne la narrazione. La manifestazione ha visto una partecipazione entusiasta. Tutti “trasportati”, dunque, nel viaggio attraverso i tre Regni ed immersi appieno nell’opera somma di Dante.

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Associazionismo

Croce Rossa, tempo di bilanci: “angeli custodi” al servizio del nostro territorio

Salvo Pulvirenti, delegato di Biancavilla: «Per il Covid avvertito particolarmente il valore dei volontari»

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«Angeli custodi. Non so se posso definire in modo diverso le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana, che giornalmente operano a fianco della cittadinanza. E la loro presenza è stata particolarmente avvertita durante la pandemia perché riuscivano ad arrivare dove tutto il resto della popolazione non poteva».

Per Salvo Pulvirenti, delegato dell’Unità territoriale della Croce Rossa di Biancavilla, è tempo di bilanci. E lo sguardo va all’indietro. In particolare al periodo della pandemia e ad un impegno inedito per tipologia di attività e incerto per i rischi affrontati.

Basta citare alcuni numeri che hanno riguardato l’associazione biancavillese – da sempre radicata nel territorio e in prima linea – per capire il prezioso supporto che hanno fornito.

«Da marzo 2020 ad aprile 2022 – ricorda Salvo Pulvirenti – abbiamo aiutato la popolazione di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò e Adrano, recapitando 22154 buoni spesa e 8187 pacchi alimentari, oltre a 4122 consegne di spesa a domicilio, 78 farmaci a domicilio, 1 farmaco salvavita su attivazione della sala operativa nazionale, 48151 dispositivi di protezione individuali, 16 interventi per materiale didattico, 208 trasporti sanitari, 418 trasporti in auto. E poi ancora assistenza per screening, assistenza per le vaccinazioni, vaccini a domicilio e trasporti anticorpi monoclonali».

L’anziana donna salvata in extremis

Tante anche le storie belle che hanno caratterizzato questo periodo. In particolar modo, Salvo Pulvirenti ricorda un caso per cui è stato riconosciuto anche un premio dall’amministrazione perché chiamati dall’ufficio covid del Comune di Biancavilla per un signora sola in casa, affetta da Covid, che non riusciva a caricare il cellulare.

«I volontari – che in quel momento si occupavano del trasporto in biocontenimento – si sono recati a casa della signora e – racconta Pulvirenti – hanno constatato che la donna aveva la saturazione a 63: è stata portata subito al Pronto Soccorso, dove ci è stato detto che se fosse passata anche un’altra ora la signora sarebbe morta». Angeli custodi. Ancora una volta.

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