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LuxEsco, l’azienda che ha regalato oltre 40mila euro per la festa di San Placido

Contributo privato di un’importante realtà imprenditoriale che si occupa di efficientamento energetico

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© Foto Biancavilla Oggi

Non era mai avvenuto in precedenza (quantomeno negli ultimi decenni). Ma quest’anno, le festività patronali per San Placido sono state possibili grazie al cospicuo e determinante contributo privato. Una novità che, davanti alle casse comunali sempre in sofferenza, potrebbe trasformarsi in prassi consolidata negli anni futuri.

L’amministrazione comunale di Biancavilla, per questo 2021, ha stanziato 15mila euro. L’allestimento del programma con la serie di eventi presentati al palazzo comunale, tuttavia, è stato consentito da uno stanziamento di oltre 40mila euro effettuato da una società locale. Si tratta della LuxEsco, che ha sede ad Adrano e che si occupa di efficientamento energetico.

«Quello di Biancavilla –ci spiega Salvatore Galati, amministratore delegato della LuxEsco – è il primo di una serie di eventi che organizzeremo e sosterremo anche in futuro, pure in altri comuni. La seconda tappa sarà Centuripe, speriamo di esserci ad Adrano. Noi vogliamo essere presenti nel territorio etneo. Abbiamo deciso ogni anno di stanziare delle somme per essere protagonisti, insieme ai Comuni, per feste e manifestazioni significative».

«Abbiamo cominciato da Biancavilla –prosegue Galati– per l’importanza che la festa di San Placido ha per questa comunità. Siamo veramente orgogliosi che il sindaco Antonio Bonanno ci abbia dato questa opportunità, potendo avviare il tour di LuxEsco».

Oltre 100 operai e 50 cantieri aperti

La società rappresenta un’importante realtà imprenditoriale del nostro territorio con decine di cantieri avviati e un centinaio di operai. Avrebbe potuto investire in pubblicità su tv e giornali o pubblicare post sponsorizzati sui social network.

Invece, la LuxEsco ha preferito sostenere una festività patronale con un contributo tangibile ed immediato. Oltre al contributo per San Placido, la società distribuirà pure un centinaio di impianti “solare termico” ad altrettante famiglie biancavillesi.

«Noi ci occupiamo di efficientamento energetico. Siamo una compagnia elettrica –evidenzia Galati– ed è nostra priorità stare vicini ai cittadini, dando loro trasparenza sulle bollette elettriche, che in questo momento registrano un forte rincaro».

«Siamo in prima linea in questo momento con i bonus. Lo siamo per la pubblica amministrazione: abbiamo vinto la gara per la chiesa Matrice di Centuripe, in via di ristrutturazione. E poi -conclude Galati- abbiamo circa 50 cantieri aperti in “eco-bonus”, che stiamo realizzando totalmente gratuiti grazie a queste agevolazioni. E abbiamo pure un’azienda che fa infissi innovativi e di qualità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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