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Immagini di speranza: prime dosi di vaccino anti-Covid arrivate a Biancavilla

Momento carico di emozione, il sindaco Antonio Bonanno: «Ci incoraggia per ritornare alla normalità»

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Sono le immagini della speranza. Sono scatti fotografici che documentano, seppur simbolicamente, un momento storico. L’arrivo delle prime dosi di vaccino anti-Covid a Biancavilla e la somministrazione agli operatori dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Loro, da mesi in prima linea nella lotta al coronavirus, soprattutto dopo che la struttura sanitaria è stata trasformata in centro Covid con reparti (a cominciare dalla Terapia intensiva) riconverti a malati provenienti anche da fuori provincia.

Sono stati 12 gli operatori ad essere stati sottoposti a vaccinazione. Altri colleghi dell’ospedale di Biancavilla avevano già ricevuto il siero nelle giornate palermitane su disposizione dell’assessorato regionale alla Salute.

Le dosi di vaccino prodotte da Pfizer e BionTech sono arrivate a Biancavilla (nell’ambito dell’assegnazione di 7500 unità all’azienda sanitaria) con un mezzo dotato di contenitori per l’appropriata conservazione a -80°. Un momento –alla presenza dei carabinieri e del sindaco Antonio Bonanno– carico di una certa emozione, nell’ultimo giorno di un anno drammatico e con il pensiero rivolto agli oltre 20 decessi e più di 500 persone contagiate registrati finora a Biancavilla.

«È un momento –ha commentato il primo cittadino– che segna un’epoca e che ci ridona la speranza di uscire presto da un incubo. Auspico che quando verrà data la possibilità, vi possa essere la convinzione da parte di tutti di effettuare il vaccino. Chiudiamo il 2020 con un fatto che ci incoraggia affinché i prossimi mesi possano segnare un lento ritorno alla normalità».

Le vaccinazioni proseguiranno nei prossimi giorni per il personale sanitario del presidio “Maria Santissima Addolorata”. Poi si dovrebbe passere agli ospiti e al personale dell’Opera Cenacolo Cristo Re. In attesa della vera svolta, quando la vaccinazione interesserà l’intera popolazione, cominciando dagli ultraottantenni e dalle categorie più esposte al contagio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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