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Vaccini già somministrati ad alcuni operatori dell’ospedale di Biancavilla

All’Asp di Catania fornite 7500 unità: prime dosi per chi si trova in trincea contro il coronavirus

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© Foto Biancavilla Oggi

Ci sono anche alcuni operatori dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla ad avere già ricevuto il vaccino anti-Covid. Sono i primi in assoluto a Biancavilla ad essere stati sottoposti alle dosi per combattere il coronavirus. Lo hanno fatto nel corso delle tre giornate palermitane del V-Day, tra una trentina di operatori dell’Asp di Catania. Tutti individuati fra il personale delle Terapie intensive e dell’area Covid, dei presidi ospedalieri di Acireale e Biancavilla, e delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale).

Intanto, saranno consegnati nelle prime ore del 31 dicembre, all’Asp di Catania, le prime 7500 dosi di vaccini prodotti da Pfizer e BionTech. La prima fornitura sarà stoccata all’ospedale “Gravina” di Caltagirone e poi divisa con gli ospedali di Giarre e Paternò. Le tre strutture sono dotate di congelatori a -80° per l’appropriata conservazione dei vaccini. Le successive scorte saranno consegnate a cadenza settimanale.

Come previsto dalle disposizioni ministeriali e assessoriali, in questa fase, il vaccino sarà somministrato agli operatori sanitari e, successivamente, agli ospiti e agli operatori delle Rsa e dei Centri residenziali per anziani.

Per l’Asp di Catania, in questo primo step, le vaccinazioni saranno effettuate nei tre punti di vaccinazione ospedaliera individuati presso i presidi di Caltagirone, Giarre e Paternò.

A questi, a partire dal 4 gennaio, gradualmente, se ne aggiungeranno altri, nei presidi ospedalieri aziendali e nei Distretti sanitari, per raggiungere il numero di 40 punti vaccinazione, oltre a 30 postazioni mobili per le vaccinazioni nelle Rsa e nei Centri residenziali per anziani, in modo da garantire una capillare copertura e il più alto numero possibile di vaccinazioni.

Presso i punti di vaccinazione opereranno un medico igienista, un infermiere e un operatore informatico che provvederà alla raccolta e registrazione dei dati in modalità digitale e cartacea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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