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Tagliare del 40% la bolletta dei rifiuti, progetto pronto a partire a Biancavilla

Iniziativa dell’Irssat con una piattaforma di compostaggio da realizzare dietro l’ex macello

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Tagliare la bolletta dei rifiuti? Si può. Sabato 11 luglio 2020, in piazza Roma, banchetto informativo per la presentazione dell’istanza al progetto Mida Nowaste con sgravio del 40% sulla parte variabile Tari.

Le attività di comunicazione sono curate dall’associazione Rifiuti Zero Sicilia, che ha già realizzato nei giorni scorsi una campagna informativa porta a porta.

Il progetto, coordinato dall’Irssat e proposto con il Comune di Biancavilla, Nest srl, Envisep Srl e Rifiuti Zero Sicilia, si è classificato al primo posto tra le innovazioni selezionate dal ministero dell’Ambiente.

L’ambito è quello del “Bando per il cofinanziamento di progetti di ricerca volti allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti non rientranti nelle categorie già servite da consorzi di filiera”. Un contributo alla individuazione di sistemi innovativi per il compostaggio di comunità. E la conseguenza di tagliare la bolletta dei rifiuti.

La piattaforma per il compostaggio sarà realizzata nell’area verde di via Taranto (zona “Fontana vecchia”, dietro i locali dell’ex macello).

Per partecipare, la richiesta va inviata entro le ore 12 del 15 luglio, compilando il modello pubblicato sul sito del Comune. Oppure ritirare la copia cartacea durante l’infoday di sabato mattina.  

Per informazioni, rivolgersi alla segreteria dell’IRSSAT Tel. 095/2938216 – 095/7188869 – e-mail: segreteria@irssat.it o contattare l’Area Tecnica del Comune di Biancavilla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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