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Coronavirus, dall’inizio dell’emergenza a Biancavilla 80 persone poste in quarantena
Dato relativo a febbraio e marzo: sono le persone tornate dal Nord o dall’estero e i familiari dei “positivi”

di VITTORIO FIORENZA
La vigilanza sanitaria e le misure preventive, nei confronti di chi ha avuto contatti con persone risultate positive al Covid-19 o semplicemente è rientrato dal Nord Italia o dall’estero, hanno una precisa dimensione, a Biancavilla.
Secondo i dati ufficiali appurati da Biancavilla Oggi, sono circa 80 i biancavillesi che, dall’inizio dell’emergenza “Coronavirus”, sono stati sottoposti alla “quarantena”, seguendo protocolli e disposizioni del Governo e delle autorità sanitaria. Nei giorni scorsi avevamo riferito dei 22 biancavillesi in isolamento, tornati dal Nord Italia o da viaggi all’estero (Germania, Spagna e Belgio), relativi alle ultime due settimane.
Si tratta di persone che, provenienti dal Nord Italia e da paesi esteri, sono rientrate a Biancavilla, senza accusare alcun sintomo. Ma tra loro ci sono anche familiari e contatti di chi, sottoposto a tampone, è risultato positivo. Ottanta persone, complessivamente, tra febbraio e marzo “confinate” nel loro domicilio e che in gran parte hanno già finito il periodo di isolamento: un dato che mostra le misure di prevenzione, messa silenziosamente in atto.
Quanto ai contagi, i dati ufficiali riportano 5 casi per Biancavilla: due donne e tre uomini (di cui uno ricoverato), sottoposti a tampone e risultati positivi al Covid-19. Molto varia la loro età: le due donne hanno 45 e 53 anni, gli uomini hanno 49, 59 e 67 anni. Non chiare le circostanze in cui possano essere stati infettati: dettaglio che ancora una volta mette in evidenza il ruolo degli asintomatici nella diffusione dell’epidemia.
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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Beppe
30 Marzo 2020 at 11:51
Secondo me il compito del signor Sindaco in questo momento è fare in modo di tracciare i contatti ..
Ancora diversa gente senza mascherine in giro e gente che non ha motivo di stare fuori
Controlli più rigorosi senza guardare in faccia a nessuno.
Gli imbecilli vanno combattuti allo stesso modo del virus…
Ignoranti e cretini che stanno in giro senza fare niente….