Storie
Mascherine anti-contagio ormai introvabili, sarta di Biancavilla le cuce per regalarle
«Sono a casa e per ora ne sto realizzando un po’ per i dipendenti dei supermercati, se ne avessero bisogno»
Mascherine anti-contagio, quanto è difficile trovarle. Anzi, impossibile. A Biancavilla diverse farmacie hanno dovuto mettere un avviso all’esterno: «Non abbiamo mascherine». Ma c’è una sarta, Lavinia Chiovetta, che in paese ha il suo laboratorio, “Il mondo di Lavinia”, e che le sta realizzando artigianalmente, in un quantitativo minimo, per poterle regalare. Un gesto solidale e significativo, in un momento drammatico come quello che tutti stiamo vivendo a causa dell’emergenza coronavirus.
«Io sono una vostra concittadina acquisita, sono la sarta e la tappezziera con il proprio laboratorio in via Cristoforo Colombo, ho abbassato anch’io la mia saracinesca nel rispetto di tutti voi e di me stessa. Adesso sono a casa e sapete cosa faccio? Cucio delle mascherine che potrebbero servire a chiunque, ma per una vera necessità, non per gironzolare», racconta Lavinia a Biancavilla Oggi.
«Sono mascherine che cucio a casa, non le vendo a nessun negozio. Per il momento –continua la sarta– ne sto cucendo un po’ per i dipendenti dei supermercati, se ne avessero bisogno. Quando andrò a fare la spesa gliele porterò. Se qualche privato le vuole può venirle a prendere a casa mia, previa telefonata, e io le potrò consegnare dalla fessura della cassetta postale che c’è sul portone. Io sto bene, ma consiglio comunque di lavarle prima di indossarle, perché il tessuto che utilizzo (Tnt) proviene dalle fabbriche».
Un modo di stare a casa, utile e proficuo. «Ma vedo –conclude Lavinia– che tanti non lo fanno, bambini in bici fuori a mangiare panini, file interminabili ai supermercati (ci si potrebbe fare una bella provvista e comprare il pane al panificio) e tanto altro ancora. Tutto questo non rispetto è inaudito. Non siamo in ferie, purtroppo. “Andrà tutto bene” solo se riusciremo ad essere pazienti e rispettosi».
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Storie
Simona Crispi, ricercatrice di Biancavilla diventa “doctor europaeus”
Brillante percorso di studi e una carriera nell’ambito dell’ingegneria e della chimica dei materiali
Il suo ambito è quello della ricerca e lo sviluppo dei nanomateriali, che trovano applicazioni in svariati settori. Un’attività, la sua, che in questo momento svolge presso il CNR – Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” di Messina, col quale ha vinto un assegno di ricerca.
Simona Crispi, biancavillese, nonostante il suo percorso accademico la proietti verso orizzonti internazionali, ha deciso di restare in Italia, anzi in Sicilia. E adesso ha conseguito il dottorato di ricerca in “Ingegneria e Chimica dei materiali e delle costruzioni” all’Università di Messina. Un traguardo arricchito anche dall’attestazione di “Doctor europaeus”. Titolo aggiuntivo che risponde alle condizioni stabilite dalla Confederazione delle Conferenze dei Rettori dei paesi dell’Unione Europea (recepite dalla European University Association) e che Simona ha conquistato grazie alla tipologia e al rilievo dei suoi studi, condotti per un periodo presso la “Humboldt – Universitat” di Berlino.
Alle spalle c’è un un lungo percorso. Simona Crispi ha conseguito la laurea triennale in Tossicologia e quella magistrale in Chimica dei materiali all’Università di Catania. Diversi gli stage riportati in curriculum, dall’Arpa Sicilia alla St Microelectronics, multinazionale con cui ha collaborato per il deposito di un brevetto per creare un materiale da utilizzare in dispositivi miniaturizzati per il rilevamento di gas. Abilitata alla professione di chimico, Crispi ha pubblicato diversi articoli in riviste scientifiche come Sensors and Actuators o ACS Applied Nanomaterials.
Un’intensa attività che non le ha impedito, comunque, di tralasciare affetti e sentimenti. Così, Simona ha coronato ri recente anche il sogno del matrimonio, dimostrando che carriera e famiglia si possano conciliare. «Come è possibile? Con l’amore», risponde la ricercatrice biancavillese. «La passione e l’amore per quello che faccio – garantisce Crispi – mi conferiscono le energie necessarie per alzarmi tutte le mattine alle 4 e andare a prendere un pullman che mi porta ad un altro pullman per arrivare al lavoro. Ed è lo stesso amore che mi riconduce tutte le sere a casa da mio marito».
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