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Cronaca

Call center, controlli dei carabinieri e dei vigili urbani anche nella sede di Biancavilla

Covid-19 e sicurezza dei lavoratori, strutture della “Lombardia Contact” visitati da militari e polizia municipale

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Carabinieri e vigili urbani di Biancavilla in visita di controllo nel call center di Biancavilla (così come quello di Paternò), gestito da “Lombardia Contact srl”. Una visita per verificare che le disposizioni di sicurezza dei lavoratori, in relazione alle precauzioni da adottare per l’emergenza coronavirus, fossero rispettate.

Sono circa 300 i dipendenti che lavorano nella sede di Biancavilla, ma quelli operativi sono al momento un terzo, proprio per consentire un utilizzo delle postazioni con le dovute distanze di sicurezza tra un lavoratore e l’altro.

Militari e polizia municipale, quindi, non avrebbero riscontrato criticità particolari.

Erano stati i sindacati a sollevare la questione sicurezza nelle sedi di Biancavilla e Paternò. In una nota Cse-Fulscam e Ugl Terziario avevano evidenziato: «Impensabile che, nonostante le promesse dei dirigenti di procedere ad interventi preventivi per mettere in sicurezza l’ambiente lavorativo ed i propri dipendenti, ad oggi non sono seguiti i fatti. Questo comportamento poco accorto, leggero, strafottente, al limite dell’irresponsabile non potrà essere più consentito dai nostri sindacati».

Da qui, le richieste di attenzione dei sindacalisti, in ottica di salvaguardia del personale dipendente, anche in relazione al sospetto caso di contagio (rivelatosi negativo) di una giovane operatrice biancavillese del call center di Paternò. Episodio giudicato dai sindacati, comunque, un «campanello d’allarme». Poi, i controlli di carabinieri e vigili urbani.

Le sigle sindacali Cse-Fulscam e Ugl Terziario fanno sapere di avere accolto «positivamente la notizia che, presso le sedi del call center “Lombardia Contact srl” le forze dell’ordine del territorio (vigili urbani e carabinieri) hanno proceduto alla verifica delle misure di prevenzione per come indicate nel “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. In attesa di conoscerne l’esito, rivolgiamo il nostro più sincero plauso alla loro azione di controllo e vigilanza che va nella direzione di salvaguardia delle persone che lavorano e vivono nel territorio».

Allo stesso tempo, i rappresentanti dei lavoratori tengono a ribadire «le intenzioni di attivare le azioni consentite dalla legge a salvaguardia dei lavoratori, qualora non saranno mantenuti gli impegni da parte dell’azienda ancora non adempiuti seppur, riconoscendo che alcune misure di contenimento sono state adottate in merito al rispetto di: distanza di sicurezza; attivazione del cosiddetto smart working per le attività e i servizi che possono essere svolti al proprio domicilio o in modalità a distanza rimangono invece inadempiuti e vigileremo, (nella nostra qualità di Rappresentanti dei lavoratori ) sugli stessi, non esitando, ad utilizzare tutti gli strumenti consentiti dalla legge affinché gli impegni assunti vengano rispettati e più precisamente; una migliore Intensificazione delle pulizie giornaliere su tutte le postazioni presenti con prodotti disinfettanti dall’adeguato contenuto alcolico e frequenza di personale addetto a tale servizio e che si occupi dei servizi igienici; dotazione di guanti monouso per ogni postazione; dislocazione di dispenser di disinfettante per le mani nelle aree break e nell’intera area interna delle sedi; intensificazione della manutenzione degli impianti di aerazione dei locali».

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Cronaca

Capelli trovati tra brioches e cornetti in un chiosco di Biancavilla: maxi-multe

Verifiche nei locali del centro storico, controlli a tappeto su strada: oltre 12mila euro di sanzioni

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Operazione di controllo del territorio a Biancavilla da parte dei poliziotti del Commissariato di Adrano e del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale” con il supporto del Corpo Forestale, dell’Ispettorato del Lavoro e della Polizia Locale.

Controllati chioschi e pub per verificare l’osservanza delle normative previste per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande, oltre alle posizioni lavorative. Rilevate molteplici irregolarità, in alcuni casi anche gravi, al punto da comminare sanzioni per oltre 12mila euro.

Occhi puntati sui chioschi

Su tre chioschi controllati, due hanno evidenziato infrazioni rilevate dalla Polizia Locale. In particolare, accertata l’occupazione abusiva di suolo pubblico per cui ai titolari sono state contestate due sanzioni ciascuna di 173 euro.

Inoltre, in un chiosco, il Corpo Forestale ha rilevato prodotti privi di tracciabilità, tra sciroppi (25 litri), brioches e cornetti surgelati (30 chili), peraltro conservati in contenitori non idonei dal punto di vista igienico, al cui interno vi erano anche alcuni capelli. In questo caso, il titolare del chiosco è stato sanzionato per 1.500 euro e gli alimenti sono stati distrutti. Sono in corso, invece, gli accertamenti per i profili relativi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, nonché sugli orari di lavoro.

Un pub ai raggi X

In un pub del centro storico, riscontrata la presenza di un lavoratore in nero. L’Ispettorato territoriale del Lavoro ha fatto scattare una maxi-sanzione di 5000 euro e una di 3.900 per lavoro in nero. Già in passato era stata accertata un’analoga situazione: sospesa l’attività, in attesa regolarizzi le violazioni.

Nel locale adibito a cucina, inoltre, il Corpo Forestale ha sequestrato e poi distrutto 17 chili di prodotti, freschi e congelati, di un valore commerciale di circa 300 euro, in quanto mancanti del necessario requisito della tracciabilità. Scattata la sanzione di 1500 euro, mentre il titolare è stato denunciato per frode alimentare in commercio, in quanto prodotti alimentari congelati erano spacciati come freschi, senza l’indicazione nel relativo menu.

Identificate 177 persone

Altro ambito dei controlli ha riguardato il Codice della strada. Complessivamente, i poliziotti hanno identificato 177 persone, di cui 21 già note alle forze dell’ordine, e controllato 60 veicoli, sospendendo dalla circolazione due auto per la mancanza della revisione e sanzionando altri conducenti per la mancata esibizione dei documenti, per il mancato utilizzo della cintura e del casco protettivo in sella agli scooter.

Individuate, infine, due persone di nazionalità marocchina, sprovviste di documenti. Pertanto, sono state condotte all’Ufficio Immigrazione della Questura di Catania per approfondimenti.

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FOCUS

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Cronaca

Auto in fiamme nel cortile delle suore salesiane: panico tra gli abitanti

Il fuoco distrugge il mezzo di proprietà dell’Ipab, in corto circuito i cavi elettrici della zona

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Forse un corto circuito o effetto del forte caldo. Un’auto è andata a fuoco nel cortile di via Mongibello, che affianca l’immobile delle suore salesiane. Il mezzo (di proprietà dell’Ipab ma in uso alle suore) era stata appena parcheggiata, di ritorno da un servizio a Catania. in poco tempo le fiamme l’hanno completamente distrutta.

Il fuoco ha lambito anche una saracinesca e il portone d’ingresso di un’abitazione. I cavi elettrici all’esterno degli edifici sono andati distrutti, generando un corto circuito, che ha mandato in fiamme anche i fili elettrici posti al di sopra dell’ingresso dell’istituto salesiano, dall’altro lato della strada. Tutta la zona ha subito lo stacco dell’energia elettrica.

Sono stati momenti di panico ed apprensione per gli abitanti della zona. Sul posto, a domare l’incendio, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, visto che quelli di Adrano erano fuori per un altro intervento. Presenti anche i vigili urbani.

Adesso si lavora per rimettere in sicurezza i luoghi, provvedere alla bonifica e ripristinare l’elettricità. Tanta paura, per fortuna nessuna conseguenza per le persone. I danni sono da quantificare. Da parte dell’amministrazione Ipab sarà avviata la procedura per la copertura assicurativa.

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