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Tamtam sui social su un altro presunto contagio: ecco quali sono i fatti reali

I soliti irresponsabili del web: un utente pubblica un post su Facebook e diventa subito… virale

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Ci risiamo: il solito tamtam sui social su un presunto caso di contagio da coronavirus a Biancavilla. Qualcuno ha fatto un post e in pochi minuti è diventato… virale. Mai ascoltare sul web utenti sprovveduti ed irresponsabili, ma affidarsi all’informazione giornalistica, prodotta da professionisti tenuti al rispetto di regole deontologiche. Ecco, quindi, che Biancavilla Oggi ha fatto le proprie verifiche con fonti autorevoli e qualificate. Ed ecco come stanno i fatti realmente.

Gli operatori del 118, dotati delle speciali protezioni, hanno eseguito un intervento di soccorso per una donna biancavillese residente ad Adrano. Soccorsi avvenuti a Biancavilla, mentre la signora si trovava a casa del padre. I sintomi sono quelli influenzali con tosse e difficoltà respiratorie. Sono sintomi che, in prima ipotesi, come accaduto con la ragazza di 25 anni impiegata in un call center (il cui tampone è risultato fortunatamente negativo), appaiono compatibili con quelli dell’epidemia in corso.

La donna è stata trasportata e ricoverata all’ospedale “Cannizzaro” di Catania per i dovuti accertamenti. Gli esiti degli esami diranno se si tratta di influenza stagionale o Covid-19.

Allo stato attuale, chi ha scritto su Facebook «di un caso Covid-19 accertato a Biancavilla» ha dato una informazione non verificata e infondata. Pochi minuti dopo, infatti, il post è stato cancellato con tanto di scuse da parte di chi l’aveva pubblicato sul proprio profilo, per poi cancellare anche queste ultime, come se nulla fosse.

Si tratta dell’ennesima fuga in avanti di utenti Facebook su informazioni così delicate che creano il polverone. E ancora una volta è toccato ai giornalisti di Biancavilla Oggi riportare i fatti per quello che sono ed evitare che le voci sui social si ingigantiscano immotivatamente. Voci bloccate sul nascere.

AGGIORNAMENTO

(18.3.2020) Dall’esito del tampone effettuato sulla donna soccorsa a Biancavilla dagli operatori del 118 e trasportata per i dovuti accertamenti all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, non risulta alcun contagio da coronavirus. Il tampone ha dato, per fortuna, esito negativo. I sintomi accusati si riferiscono quindi ad una influenza stagionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Commento

1 Commento

  1. Beppe

    17 Marzo 2020 at 16:35

    Bisogna che la Magistratura e la Polizia Postale lo identifichino e lo denuncino.
    Solo così si potrà scrivere la parola fine a una cattiva abitudine

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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»

Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate

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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».

Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.

Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.

C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.

«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».

«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».

Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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