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Cronaca

La bolgia violenta alla fiera degli animali, aperto il processo con 18 imputati

I vergognosi fatti dell’ottobre 2016 in discussione davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Catania

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© Foto Biancavilla Oggi

A quasi tre anni e mezzo di distanza dai fatti, si apre il processo con 18 imputati sui disordini, le aggressioni e le rapine dell’ottobre 2016 a Biancavilla, in occasione della consueta fiera abusiva degli animali di via della Montagna.

Gli avvenimenti sono noti: la presidente provinciale della Lav, Angelica Petrina, intervenuta per denunciare quella plateale illegalità, e l’avv. Pilar Castiglia, che era intervenuta in suo soccorso, furono selvaggiamente picchiate, minacciate, offese e persino rapinate di borse, cellulari ed effetti personali. Per le due donne furono necessarie le cure al pronto soccorso di Biancavilla. Stesso tragitto per il maresciallo dei carabinieri, Guido Costigliola (ferito a sangue alla testa), giunto sul posto con un collega e subito accerchiati dalla folla, che opponeva resistenza e intralcio all’arresto di un allevatore (rifiutatosi di mostrare i propri documenti e di seguire i militari in caserma). Per quest’ultimo specifico episodio c’è un procedimento a parte.

Davanti alla quarta sezione collegiale del Tribunale di Catania (presieduta dal dott. Paolo Corda), invece, si è aperto il processo che riguarda le due donne aggredite ed il mercato abusivo del bestiame.

Il Comune non è tra le parti civili

Nel corso dell’udienza, sciolte le riserve sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla lista testi. Clamorosamente assente il Comune di Biancavilla (nonostante il grave danno di immagine che quei fatti hanno portato alla città): nessuna delibera della Giunta Bonanno, che ha così confermato (anziché ribaltarle) la mancanza di sensibilità e l’indifferenza a tutelare l’onore di Biancavilla dimostrato dalla Giunta Glorioso.

Oltre all’avv. Castiglia e alla Petrina, ammesse tra le parti civili diverse associazioni: Upa, Codici Ambienti, Lav, Associazione nazionale tutela animali, L’Altra Zampa, Associazione Guardie Ambientali. Escluso il Centro antiviolenza e antistalking Calypso. L’Ordine degli avvocati di Catania non c’è (soltanto motivi organizzativi), ma la volontà era stata esplicitamente espressa. Un gesto chiaro, tanto è vero che figura tra le parti civili nel procedimento stralcio a carico di Salvatore Ventura, accusato di rapina ai danni dell’avv. Castiglia.

Lunga la lista testi: tra le persone che verranno sentite, il maresciallo Costigliola e l’allora comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, Roberto Rapisarda, che da subito avviò articolate indagini per identificare tutti i protagonisti di quegli episodi. Non ammesso, per opposizione dei legali degli imputati, il giornalista Vittorio Fiorenza, direttore responsabile di Biancavilla Oggi, testata che aveva immediatamente pubblicato in esclusiva le immagini video di quei momenti concitati. Immagini determinanti, finite nel fascicolo delle indagini, condotte dal sostituto procuratore Raffaella Vinciguerra.  

Accusati pure 8 vigili urbani

Come è noto, gli imputati, chiamati a rispondere, a vario titolo, di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rapina, furto con strappo e maltrattamento di animali, sono Luigi Mille, Alfio Sarvà, Placido Minissale, Nicola Minissale, Salvatore Ventura e Pietro Tomasello di Biancavilla, Nicola Lo Cicero e Angelo Tomaselli di Adrano, Natale Ponticello e Antonino Cosentino di Aci Sant’Antonio.

Sul banco degli imputati, per il reato di rifiuto in atti d’ufficio, pure i vigili urbani di turno, che non sono intervenuti nonostante le richieste di aiuto (erano impegnati in altri servizi, in quei giorni di preparazione delle festività di San Placido): Placido Currò, Annamaria Pulia, Carmelo Tempera, Santo Zuccarello, Luca Emanuele Messina e Grazia Randazzo.

Il comandante della polizia municipale, Vincenzo Lanaia, e l’ispettore Alfio Greco, devono rispondere invece di minacce, ai danni di Angelica Petrina, “redarguita” a distanza di alcuni giorni per avere “osato” creare tutto quel clamore.

La prossima udienza si terrà a giugno, occasione nella quale saranno sentite l’avv. Castiglia e Petrina per ripercorrere e rievocare quei fatti drammatici che hanno subito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Viale dei fiori, denunce e 17mila euro di sanzioni per ubriachi e indisciplinati

In 59 sottoposti al controllo dei carabinieri: due adraniti sorpresi in stato di ebbrezza

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Posti di controllo lungo viale dei Fiori da parte dei carabinieri delle stazioni di Biancavilla e Adrano, con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo CIO del 12° Reggimento “Sicilia”.

I militari hanno sottoposto a verifica un 36enne adranita, che era in sella alla sua moto di grossa cilindrata. Da subito, l’uomo ha evidenziato i classici sintomi di chi abusa di alcolici, come un andamento incerto e barcollante e difficoltà ad esprimersi correttamente. La conferma l’ha data etilmetro: il guidatore aveva un tasso alcolemico pari a 0,94 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada. Per questo motivo, è stato denunciato per guida sotto l’influenza di alcool. La moto è stata sequestrata. Al 36 enne è stata anche ritirata la patente di guida per la sospensione provvisoria.

Un altro adranita, 45enne, fermato alla guida dei una Mercedes, aveva un tasso di 1,79 g/l nel sangue. È scattata la denuncia, oltre al sequestro dell’auto e alla procedura penale.

Durante il servizio, poi, sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura due 20enni che avevano nelle tasche 1 grammo di marijuana a testa.

In totale, sono stati controllati 41 veicoli e 59 persone e contestate 20 sanzioni per violazioni al Codice della strada, colpendo quelle condotte di guida più pericolose, come chi viaggia parlando al cellulare o non indossa cinture di sicurezza e casco, con sanzioni per quasi 17.000 euro.

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