Chiesa
Ok della Giunta a «Via Padre Greco» e ad un mezzobusto per ricordarlo

di Vittorio Fiorenza
L’amministrazione comunale di Biancavilla ha approvato con propria delibera l’intitolazione di una via a padre Salvatore Greco. Si tratta del tratto di via “Sacro cuore” (compreso tra via Cristoforo Colombo e via Etnea), praticamente quello su cui ricade l’omonima chiesa, fondata proprio dal sacerdote negli anni ’50 su terreni di sua proprietà.
Il via libera della Giunta Bonanno attende adesso l’atto di autorizzazione da parte della Prefettura di Catania per potere procedere alla cerimonia di intitolazione, che vedrà anche la collocazione di un mezzo busto raffigurante padre Greco in piazza Papa Giovanni XXIII (che resterà dedicata al pontefice, contrariamente a quanto pensato in un primo momento).
In questo contesto, la salma del sacerdote, che riposa adesso al cimitero di Biancavilla, dovrebbe essere traslata all’interno della chiesa, retta oggi da padre Ambrogio Monforte. Il parere favorevole alla cosiddetta “tumulazione privilegiata” è stato già dato dall’amministrazione comunale.
Tutte iniziative mosse proprio dal parroco e da un comitato di 24 parrocchiani e cittadini biancavillesi (tra cui padre Antonino Tomasello e padre Salvatore Nicoletti), in vista del 50esimo anniversario dell’inaugurazione della chiesa parrocchiale (13 maggio 1970-2020), diventata punto di riferimento per un vastissimo quartiere.
«La sua opera appassionata ed intensa ha fatto sì che tutta la parrocchia e il grande quartiere che vi è sorto intorno, ancora oggi siano identificati come “la chiesa e la zona di Padre Greco”», ha sottolineato non a caso padre Ambrogio.
«Io e la mia giunta abbiamo accolto con grande favore la proposta dei componenti del comitato parrocchiale che chiedevano l’intitolazione della via a Padre Greco – ha spiegato il sindaco Antonio Bonanno -. Il giusto riconoscimento ad un uomo che è stato un grande educatore ed un grande sacerdote per tutta la comunità biancavillese».
«È stata una mattinata importante che racconta l’animo buono dei biancavillesi così come lo è stato quello di Placido Stissi – ha aggiunto l’assessore Francesco Privitera -. Siamo felici che vi sia stata tanta partecipazione, il mio grazie va ai familiari ed ai volontari che anche oggi hanno dimostrato il loro valore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa
La devozione e gli “ossequi”: restaurata la statua della Madonna del Carmelo
Interventi finanziati dai fedeli della parrocchia dell’Idria: l’opera è di Giovambattista Sangiorgio

Dopo mesi di restauro, la parrocchia Santa Maria dell’Idria rivede il simulacro della Madonna del Carmelo in una nuova veste. Un’opera interessata ad interventi, finanziati esclusivamente dai fedeli.
La statua, realizzata con la tecnica dell’impannaggio – che prevede l’utilizzo di legno, tela, colla e stucco, ampiamente utilizzata in Sicilia – è un’opera del biancavillese Giovambattista Sangiorgio (lo stesso autore del “Cristo Risorto” di Biancavilla): risale al 1901 ed è collocata nella nicchia a lei dedicata all’interno della chiesa.
La devozione alla Madonna del Carmine è una caratteristica del Sud Italia: tante in Sicilia le chiese e le associazioni a lei dedicate. Nella parrocchia biancavillese, in passato, durante la quindicina, la messa era molto partecipata e i fedeli sostavano davanti all’altare per rivolgere i cosiddetti “ossequi”.
La statua della Madonna del Carmelo era stata già interessata, con il parroco padre Salvatore Nicoletti, a lavori, eseguiti dal professor Antonino Distefano. Restauri che, però, avevano bisogno di un nuovo ripristino.
Lo hanno eseguito, nei mesi scorsi, due giovani artisti, Francesca Crispi e Alfredo Sergi. Innanzitutto è stata resa solida la base, in seguito sono state ricostruite alcune parti mancanti e, infine, sono stati riportati i colori e le rispettive decorazioni al loro stato originale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Chiesa
Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”
Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.
Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.
Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.
Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Storie3 settimane ago
Chiude il “Tropical Bar”: quel ritrovo giovanile nella Biancavilla Anni ’80 e ’90
-
Storie4 settimane ago
Turisti biancavillesi a Bergamo elogiati dalla polizia locale: «Un atto di onestà»
-
Scuola3 settimane ago
Ex compagni di classe rispondono all’appello: si ritrovano 50 anni dopo
-
Cronaca3 settimane ago
Blitz “Città blindata”, altre condanne: oltre 70 anni di carcere per 5 imputati