Chiesa
«Fare educazione civica e cristiana», oltre 350 al grest del “Sacro cuore”

di Giuseppe Gugliuzzo
Grande affluenza di bambini -più di 350 dai 6 ai 14 anni di età- al grest della parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” di Biancavilla, retta da padre Ambrogio Monforte.
Le attività sono cominciate il 1 luglio per concludersi il 22 con la serata finale nel cortile della parrocchia. Gli iscritti possono scegliere tra calcio, lavoretti artistici, pattinaggio, arti marziali, ballo, ricamo, chitarra, calcetto e ping pong.
«Importante anche la presenza di bambini con disabilità, che per noi sono una risorsa. Il sabato è la giornata del mare e portiamo i bambini alla playa, precisamente al lido “Don Bosco”. Ci sono anche i venerdì speciali con “grestolimpiadi” e vari giochi con sorpresa», spiega il coordinatore del grest, Edoardo Pennisi
Un impegno e una responsabilità che sono particolarmente sentite dagli animatori, impegnati nel progetto fin dai primi giorni di maggio. Maria Carmela Giordano, Rosy Motta e Vittoria Scalisi lo sono ormai da anni.
«Siamo animatrici dal 2012 e i nostri formatori –dicono– ci hanno sempre insegnato che in ogni bambino c’è Cristo e non bisogna mai lasciarlo solo, ma accompagnarlo sempre. In ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene, come diceva don Bosco. Vogliamo sottolineare che lo scopo del grest non è “parcheggiare” i bambini, ma impartire un’educazione civica e cristiana. Per questo, per esempio, educhiamo i bambini anche alla raccolta differenziata dei rifiuti e al rispetto dell’ambiente».
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Chiesa
La devozione e gli “ossequi”: restaurata la statua della Madonna del Carmelo
Interventi finanziati dai fedeli della parrocchia dell’Idria: l’opera è di Giovambattista Sangiorgio

Dopo mesi di restauro, la parrocchia Santa Maria dell’Idria rivede il simulacro della Madonna del Carmelo in una nuova veste. Un’opera interessata ad interventi, finanziati esclusivamente dai fedeli.
La statua, realizzata con la tecnica dell’impannaggio – che prevede l’utilizzo di legno, tela, colla e stucco, ampiamente utilizzata in Sicilia – è un’opera del biancavillese Giovambattista Sangiorgio (lo stesso autore del “Cristo Risorto” di Biancavilla): risale al 1901 ed è collocata nella nicchia a lei dedicata all’interno della chiesa.
La devozione alla Madonna del Carmine è una caratteristica del Sud Italia: tante in Sicilia le chiese e le associazioni a lei dedicate. Nella parrocchia biancavillese, in passato, durante la quindicina, la messa era molto partecipata e i fedeli sostavano davanti all’altare per rivolgere i cosiddetti “ossequi”.
La statua della Madonna del Carmelo era stata già interessata, con il parroco padre Salvatore Nicoletti, a lavori, eseguiti dal professor Antonino Distefano. Restauri che, però, avevano bisogno di un nuovo ripristino.
Lo hanno eseguito, nei mesi scorsi, due giovani artisti, Francesca Crispi e Alfredo Sergi. Innanzitutto è stata resa solida la base, in seguito sono state ricostruite alcune parti mancanti e, infine, sono stati riportati i colori e le rispettive decorazioni al loro stato originale.
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Chiesa
Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”
Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.
Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.
Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.
Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.
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