Chiesa
Grest 3P, un finale spettacolare con una formula salesiana vincente


di Alessandro Rapisarda
Una conclusione festosa e colorata per il grest della chiesa madre di Biancavilla, organizzato dall’oratorio “Don Pino Puglisi”, guidato da Giuseppe Sant’Elena. In piazza Roma, animatori e ragazzi hanno salutato questa seconda edizione con giochi, balli ed esibizioni, che confermano l’attrattiva che questo momento genera in centinaia di iscritti.
Il successo di questa esperienza non è soltanto nei numeri di chi vi partecipa, ma nelle molteplici attività che i ragazzi hanno svolto durante un intero anno di oratorio, che arrivano all’apice in questa fase in cui i ragazzi sono più liberi da impegni scolastici e di studio.
«Siamo contenti del grande successo – ha sottolineato Giuseppe Sant’Elena – più di 600 presenze, che si sono impegnate per la buona riuscita dell’evento. Il grest, come diceva Don Bosco, è una Casa che Accoglie, in cui si prega, si educa, si impara. Bello condividere non solo con i ragazzi, ma anche con le famiglie che sono state partecipi in questa seconda edizione. Il tema è quello della missione di 3p ovvero Padre Pino Puglisi. Abbiamo iniziato con l’arrivo delle sue reliquie qui a Biancavilla, abbiamo partecipato alla visita di Papa Francesco, andando a Palermo con i ragazzi, proprio nell’anniversario della sua morte».
A dare il saluto anche padre Pino Salerno, prevosto e parroco della chiesa madre.
Nota di merito anche per gli animatori che sono stati più di cento e che, accompagnati dai genitori, hanno contribuito attivamente alla riuscita di quest’evento, cercando di trasmettere valori educativi, religiosi e confermando così il trend positivo di una formula salesiana adatta a giovani e meno giovani, a cui le famiglie ogni anno affidano i ragazzi per una buona parte dell’estate.
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Chiesa
Padre Zappalà guida l’Annunziata con i sacerdoti Giosuè Messina e Alfio Sarvà
Decisione presa dall’arcivescovo dopo la morte per Covid del parroco Antonino Tomasello


di GIUSEPPE GUGLIUZZO
Due sacerdoti di Biancavilla affiancheranno padre Giovanbattista Zappalà nella parrocchia Annunziata. Si tratta di don Giosuè Messina e don Alfio Sarvà. Saranno loro -come apprende Biancavilla Oggi– a collaborare con padre Giovanni nell’attività pastorale e nella celebrazione delle messe.
Una situazione –va detto – transitoria, resasi necessaria dopo la morte del parroco dell’Annunziata, padre Antonino Tomasello, all’età di 68 anni, a causa del Covid.
Come già comunicato ai sacerdoti biancavillesi dall’Arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, proprio a conclusione dei funerali, a norma del canone 539 del codice di diritto canonico è stato nominato amministratore parrocchiale dell’Annunziata padre Zappalà, attuale vicario foraneo e parroco della chiesa dell’Idria.
L’ amministratore parrocchiale regge e cura la parrocchia in tutto e per tutto, come un parroco, con la differenza che è transitorio.
Vista l’importanza dei compiti a cui è chiamato padre Zappalà, il vescovo ha ritenuto opportuno affidare anche i due sacerdoti come collaboratori.
Don Giosuè Messina, giovane sacerdote biancavillese, è attualmente vicario parrocchiale presso la parrocchia “San Biagio” (di recente ha pubblicato uno studio storico su “La Collegiata di Biancavilla” per le edizioni “Nero su Bianco“). Don Alfio Sarvà, anche lui biancavillese, è attuale collaboratore in chiesa madre e per anni ha operato nella chiesa dell’Annunziata.
Si tratta di un assetto e di disposizioni momentanee che riguardano l’Annunziata, in attesa di future e più certe decisioni da parte dell’Arcivescovo. Una fase delicata che sarà seguita da padre Zappalà, sacerdote che ben conosce quella comunità parrocchiale, avendola guidata per ben 18 anni.
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