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In città

Tra i ruderi della “Badìa” rivive il presepe del gruppo “Mondo nuovo”

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di Giuseppe Gugliuzzo

È giunto alla terza edizione quello che, ormai, sta diventando una tradizione natalizia a Biancavilla: il “presepe vivente”, organizzato dall’ Associazione Culturale Giovanile “Mondo Nuovo” con il patrocinio del Comune di Biancavilla.

L’inaugurazione del presepe (che negli anni precedente era stato allestito nelle viuzze vicino la chiesa di San Giuseppe) è avvenuta quest’anno presso i ruderi della chiesa dell’Immacolata, o comunemente detta “Badìa”, alla presenza del parroco dell’Annunziata, don Antonino Tomasello, del vicario foraneo, don Giovambattista Zappalà, e del primo cittadino, Antonio Bonanno.

Il presepe si potrà visitare fino alle ore 21 e anche sabato 29 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 21.00.

«Quest’anno –dice a Biancavilla Oggi, Rosi Monforte, presidente dell’associazione– abbiamo scelto una location particolare e suggestiva per la realizzazione del presepe vivente, i ruderi della chiesa della Badìa, sostanzialmente per due motivi. Il primo, per valorizzare questo luogo, che un tempo è stato di culto ed era – stando ai documenti e alle testimonianze – una chiesa molto bella. Il secondo motivo è dato dal fatto che la nostra associazione è nata proprio in questi locali, accanto ai ruderi della chiesa. Le nostre prove per gli spettacoli e la nostra vita associativa si svolgevano proprio qui, quindi siamo particolarmente legati a questo luogo».

La chiesa della Badìa risale al 1758, fondata dal canonico Giuseppe Rametta, edificata accanto al suo palazzetto. A causa di continue infiltrazioni d’acqua, negli anni sessanta crollò il tetto. A fine 2016, un ulteriore crollo della parete destra e di quella frontale della chiesa peggiorò la situazione. Grazie alle tante richieste di consolidamento, presentate alla Regione Sicilia, da parte del parroco precedente dell’Annunziata, don Zappalà, si è intervenuti sulle pareti rimaste: quella di sinistra e il prospetto della chiesa con la cantoria. Così, è stato consolidato quel che resta di questa traccia di storia e di cultura della città.

Traccia “illuminata” ora su input dell’associazione “Mondo Nuovo”. Un gruppo nato ed operante da vent’anni nell’ambito della parrocchia Annunziata su più fronti: da quello evangelico a quello della solidarietà, sempre attraverso musical, concerti o – come in questo caso – il presepe vivente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Chiesa

Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla

Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

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Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco. 

Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.

In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive. 

Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo». 

«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».

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In città

Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”

Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

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Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.

Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.

L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.

Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.

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