Storie
Medaglia al valore sportivo per l’atleta biancavillese Antonio Amato


Il Coni consegna le onorificenze sportive nazionali e tra queste una è per il biancavillese Antonio Amato. L’atleta ha vinto, infatti, il campionato italiano assoluto di taekwondo nel 2017, specialità forme, i campionati internazionali “Dracula Open G1” e si è piazzato al secondo posto al “Jeonju cup” in Korea.
Risultati per i quali il Coni ha dato il riconoscimento. Ancora una volta, così, l’Associazione Etna Taekwondo Biancavilla, guidata dal maestro Antonio Amato, si trova tra l’élite dello sport nazionale.
«È stato un onore –dice Amato– aver ricevuto la medaglia di bronzo al valore sportivo da parte del Coni, mi sento onorato per aver rappresentato la mia città in Italia e all’estero. Voglio dedicare questo premio a me per tutti i sacrifici fatti e ai miei allievi. A loro voglio dire di praticare il taekwondo e qualsiasi altra attività con amore, perché questa è la strada per crescere con dei sani valori. Il taekwondo, le arti marziali, non ti insegnano a prevalere sugli altri ma ti insegnano ad essere migliori di ieri».
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Storie
Maurizio Costanzo e il suo “sosia” Giuseppe Petralia di Biancavilla
Il ricordo di un incontro al Parioli: «Mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita»


Giuseppe Petralia è un giornalista di Biancavilla. La sua somiglianza con Maurizio Costanzo incuriosì lo stesso conduttore televisivo, al punto da volere salutare il collega dal palco del Parioli.
A ricordare quell’episodio è ora Petralia, da decenni collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e corrispondente da Biancavilla negli anni ’70 e ‘80.
«La notizia della morte di Maurizio Costanzo – dice Petralia – mi è tanto dispiaciuta e reso triste. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente come invitato alla trasmissione “Maurizio Costanzo Show” perché ero stato segnalato come suo sosia».
«Lei è il mio sosia, mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita», disse Costanzo a Petralia ad inizio di una puntata del suo programma su Canale 5.
«Dopo la trasmissione –ricorda ancora il giornalista biancavillese – ci siamo incontrati dietro al palco, dove Maurizio è stato nei miei confronti molto affabile e gentile. Quando mi ha salutato, mi ha detto “Se vieni a Roma, vienimi a trovare”. Purtroppo non ho potuto avere questa opportunità. Grazie amico e giornalista, riposa in pace».
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