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Consolidamento ultimato alla Badìa, momento di preghiera tra i ruderi


di Giuseppe Gugliuzzo
Completati i lavori di consolidamento dei resti della chiesa della Badìa. Domenica 16 settembre, alle ore 17.30, ci sarà un piccolo momento di preghiera, tra i ruderi dell’edificio sacro. Momento voluto da padre Giovambattista Zappalà, parroco dell’Annunziata, da cui dipende la Badìa.
Sarà l’occasione della riapertura ai fedeli degli spazi esterni (anche questi messi in sicurezza) e di una piccola cappella ricavata dalle mura rimaste in piedi e consolidate.
Si tratta di uno degli ultimi atti del parroco, che presto lascerà l’Annunziata per svolgere altre mansioni, tra cui la guida della parrocchia del Sacro Cuore.
Il crollo della chiesa settecentesca della Badìa avvenne nel 1968. Per decenni è stata lasciata all’incuria. Nel 2000 i soci dell’associazione Biancavilla Documenti avevano lanciato un appello perché si intervenisse. Appello inascoltato. Come inascoltati sono stati altri Sos e carta straccia si sono rivelati impegni istituzionali presi alcun anni fa. Tra il 30 e il 31 dicembre 2016, un ulteriore crollo ha interessato una delle pareti.
Subito dopo, padre Zappalà, anche per ragioni di sicurezza, ha avviato le pratiche per gli interventi di consolidamento, trovando risposte e stanziamenti dalla Regione Sicilia. Richieste che il parroco in questi anni aveva sempre presentato alla Regione e alla Soprintendenza per i Beni storici ed ambientali, ma che prima del secondo crollo erano state sempre inascoltate.
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►Cronaca di un crollo annunciato: una parete della “Batia” in briciole
Ritaglio de “La Sicilia” del 9 settembre 2000
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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