Connettiti con

Storie

Team universitario contro fake news (nel gruppo pure una biancavillese)

Pubblicato

il

Un’app che scova e segnala le fake news. Contro l’informazione falsa e manipolata viene in aiuto la tecnologia, grazie ad un team di dieci studenti dell’Università di Catania. Tra loro, anche Graziana Nicolosi di Biancavilla.

Il gruppo si è classificato primo nella competizione del “Fake News Hackathon”, presentando la demo del gioco “LioTRUE”, realizzata nell’ambito del progetto “Hackademicamente”, promosso dal prof. Davide Bennato del dipartimento di Scienze umanistiche.

Il Fake News Hackathon del Web Marketing Festival, competizione che ha visto sfidarsi nove gruppi provenienti da tutta Italia, molti dei quali composti prevalentemente da ingegneri ed informatici, è stata vinta dal team etneo: sette del Dipartimento di Sciene umanistiche (tra questi la bincavillese Nicolosi) e gli dei dipartimenti di Ingegneria elettrica elettronica e informatica, di Matematica e Informatica, di Scienze della Formazione.

“LioTRUE”, la app realizzata dagli studenti consiste in un un gioco/quiz online che consente agli utenti di mettere alla prova le proprie conoscenze su argomenti disparati: si acquisisce punteggio attraverso il numero di risposte corrette in grado di identificare le notizie vere da quelle false.

Mediante un processo di fact cheking, infatti, il team ritiene che possano distinguere le informazioni corrette dalle fake news che circolano sul web, contrastando la disinformazione e smascherando le bufale.

Il team catanese, che nei giorni del festival ha avuto l’opportunità di seguire gli incontri formativi su innumerevoli aree del marketing digitale, porta a casa non solo un riconoscimento di livello nazionale ma anche un premio economico per poter realizzare il progetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Storie

Simona Crispi, ricercatrice di Biancavilla diventa “doctor europaeus”

Brillante percorso di studi e una carriera nell’ambito dell’ingegneria e della chimica dei materiali

Pubblicato

il

Il suo ambito è quello della ricerca e lo sviluppo dei nanomateriali, che trovano applicazioni in svariati settori. Un’attività, la sua, che in questo momento svolge presso il CNR – Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” di Messina, col quale ha vinto un assegno di ricerca.

Simona Crispi, biancavillese, nonostante il suo percorso accademico la proietti verso orizzonti internazionali, ha deciso di restare in Italia, anzi in Sicilia. E adesso ha conseguito il dottorato di ricerca in “Ingegneria e Chimica dei materiali e delle costruzioni” all’Università di Messina. Un traguardo arricchito anche dall’attestazione di “Doctor europaeus”. Titolo aggiuntivo che risponde alle condizioni stabilite dalla Confederazione delle Conferenze dei Rettori dei paesi dell’Unione Europea (recepite dalla European University Association) e che Simona ha conquistato grazie alla tipologia e al rilievo dei suoi studi, condotti per un periodo presso la “Humboldt – Universitat” di Berlino.

Alle spalle c’è un un lungo percorso. Simona Crispi ha conseguito la laurea triennale in Tossicologia e quella magistrale in Chimica dei materiali all’Università di Catania. Diversi gli stage riportati in curriculum, dall’Arpa Sicilia alla St Microelectronics, multinazionale con cui ha collaborato per il deposito di un brevetto per creare un materiale da utilizzare in dispositivi miniaturizzati per il rilevamento di gas. Abilitata alla professione di chimico, Crispi ha pubblicato diversi articoli in riviste scientifiche come Sensors and Actuators o ACS Applied Nanomaterials.

Un’intensa attività che non le ha impedito, comunque, di tralasciare affetti e sentimenti. Così, Simona ha coronato ri recente anche il sogno del matrimonio, dimostrando che carriera e famiglia si possano conciliare. «Come è possibile? Con l’amore», risponde la ricercatrice biancavillese. «La passione e l’amore per quello che faccio – garantisce Crispi – mi conferiscono le energie necessarie per alzarmi tutte le mattine alle 4 e andare a prendere un pullman che mi porta ad un altro pullman per arrivare al lavoro. Ed è lo stesso amore che mi riconduce tutte le sere a casa da mio marito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti