Storie
Busto reliquiario di Sant’Agata in cake design realizzato a Biancavilla


Un omaggio alla santa patrona di Catania attraverso la realizzazione in cake designer del busto reliquiario. Una lavorazione fatta a Biancavilla che ha consentito di creare, con il contributo di più mani, un’opera originale in scala reale. Opera voluta dal gruppo “Cake Designer” di Ristoworld Italy, associazione nazionale di cucina, pasticceria, ristorazione e turismo.
La creazione artistica sarà presentata lunedì 29 gennaio nella Chiesa di Sant’Agata La Vetere a Catania e poi esposta stabilmente presso l’Antiquarium del Santuario del Carcere di Sant’Agata, adeguatamente protetta da una teca trasparente. Un omaggio alla devozione per la patrona.
Un’opera unica nel suo genere: in scala reale, è stato riprodotto fedelmente il busto reliquiario di Sant’Agata, gioielli compresi, utilizzando tecniche di modelling e flower, ma anche pittura e decorazione a freddo, applicate ad un particolare materiale chiamato porcellana fredda.
Ad ideare il progetto “Agata duci d’amuri” è stata Agata Consoli, responsabile nazionale cake design Ristoworld Italy. Lei ha coordinato il gruppo di artiste siciliane che hanno realizzato l’opera. L’assemblaggio delle varie parti è avvenuto al “Beauty Garden Banqueting” di Biancavilla con la partecipazione di tutte le artiste: Caterina Tarantino, Silvia Costanzo, Erika Maniscalco, Carmen Bonanno (Palermo), Flavia Stroscio (Zafferana Etnea), Stefania Buffardeci (Misterbianco), Paola Origlio (Biancavilla), Letizia Disca (Niscemi), Rosy Carrubba (Caltagirone), Antonella Meli (San Pietro Clarenza), Marzia Caruso, Giusy Capone, Anastasia Scalia (Catania), Silvana Consoli e Adriana Scarlata di Adrano.
Grazie all’ospitalità della famiglia Leocata, rappresentata da Claudio Leocata, l’opera, in questo momento, è visionabile nel locale di Biancavilla, in attesa del trasferimento definitivo.
«Opera complessa e straordinaria, prima nel suo genere – commenta Agata Consoli – che ci ha visto a lavoro coralmente e a distanza in un clima di grande gioia e condivisione della tradizione e devozione Agatina. Ringrazio tutte le colleghe con le quali ho condiviso il progetto, i benefattori vari e quanti hanno a diverso titolo contribuito alla realizzazione di quest’opera imponente. Il nostro vuole essere un gesto di amore verso la Santa che rimane modello ed esempio nei secoli».
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Storie
Maurizio Costanzo e il suo “sosia” Giuseppe Petralia di Biancavilla
Il ricordo di un incontro al Parioli: «Mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita»


Giuseppe Petralia è un giornalista di Biancavilla. La sua somiglianza con Maurizio Costanzo incuriosì lo stesso conduttore televisivo, al punto da volere salutare il collega dal palco del Parioli.
A ricordare quell’episodio è ora Petralia, da decenni collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e corrispondente da Biancavilla negli anni ’70 e ‘80.
«La notizia della morte di Maurizio Costanzo – dice Petralia – mi è tanto dispiaciuta e reso triste. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente come invitato alla trasmissione “Maurizio Costanzo Show” perché ero stato segnalato come suo sosia».
«Lei è il mio sosia, mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita», disse Costanzo a Petralia ad inizio di una puntata del suo programma su Canale 5.
«Dopo la trasmissione –ricorda ancora il giornalista biancavillese – ci siamo incontrati dietro al palco, dove Maurizio è stato nei miei confronti molto affabile e gentile. Quando mi ha salutato, mi ha detto “Se vieni a Roma, vienimi a trovare”. Purtroppo non ho potuto avere questa opportunità. Grazie amico e giornalista, riposa in pace».
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