Scuola
L’omaggio floreale a San Placido da parte degli alunni della “Sturzo”

Visitata della cappella di San Placido da parte degli studenti della scuola media “Luigi Sturzo”. Gli alunni non sono venuti a mani vuote, ma hanno portato in dono dei fiori sistemati poi nell’edicola votiva (inaugurata nel 2012) che si trova sulla parete della basilica che dà su piazza Roma. Continua così, quindi, l’opera di diffusione culturale da parte del circolo San Placido, in stretta collaborazione con gli istituti scolastici.
All’iniziativa hanno partecipato alcune classi di terza media. Un momento formativo sulla storia del santo e sulla tradizione popolare che lo lega a Biancavilla.
All’interno della suggestiva cappella, i ragazzi non si sono limitati ad ascoltare, ma hanno posto quesiti sugli affreschi, sulle statue dei santi Placido e Zenone e su alcune curiose legende che ruotano attorno alla figura del martire benedettino.
È stato il prevosto, padre Pino Salerno, a ricordare che «la scuola è oggi strumento fondamentale per trasmettere la cultura e voi insegnanti dovete appunto “in-signo”, come dice l’etimologia della parola, lasciare il segno ai ragazzi, così hanno fatto i nostri santi, che sono quei modelli che la Chiesa ci dona come riferimento e che ancora oggi raccontano importanti valori: l’amicizia, l’obbedienza, l’importanza del lavoro e della preghiera».
«Siete voi ragazzi –ha continuato il prevosto– che in maniera consapevole dovrete scegliere se entrare in chiesa o rimanere indifferenti, seduti sui gradini, a consumare birre o quant’altro e prendere a modello quello che la società moderna ci offre».
Ai ragazzi è stato rivolto un particolare invito da parte dei rappresentanti del Circolo San Placido e del suo presidente, Alessandro Rapisarda, affinché «possano fare parte del gruppo dei devoti, per vivere le festività da una prospettiva diversa e stare vicini al “festeggiato”, iniziando un itinerario di crescita nella fede e nella cultura locale».
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Scuola
Con l’Erasmus+ scambio didattico-culturale tra Biancavilla e Izmir
Sette insegnanti provenienti dall’importante città turca ospiti dei plessi “Bosco” e “Marconi”

Un’esperienza di crescita e confronto internazionale ha arricchito l’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Sturzo” di Biancavilla, che ha ospitato sette insegnanti della scuola dell’infanzia provenienti da Izmir, la terza città della Turchia (dopo Istambul e Ankara), nell’ambito del progetto Erasmus+ “Colorfull”.
Le docenti turche hanno scelto l’istituto biancavillese per svolgere un’attività di Job Shadowing, osservando da vicino metodologie didattiche e organizzative in uso nelle scuole italiane. Un progetto inclusivo, incentrato sullo scambio di buone pratiche e sull’apertura verso altre culture educative.
Ad accoglierle, i due plessi “Bosco” e “Marconi”, con un caloroso benvenuto fatto di canti e balli tradizionali, simbolo dell’ospitalità e della vivacità che caratterizzano la comunità scolastica locale.
Le insegnanti ospiti hanno partecipato a numerosi laboratori e attività, organizzati dai docenti della scuola dell’infanzia, vivendo in prima persona la quotidianità scolastica italiana. Un’occasione preziosa anche per gli alunni biancavillesi, che hanno avuto modo di conoscere alcuni aspetti della cultura turca e di esercitarsi nel dialogo in lingua inglese, ponendo semplici domande alle ospiti.
L’iniziativa ha rappresentato un momento significativo di confronto, apertura e integrazione culturale. Grazie al programma Erasmus, la scuola biancavillese ha vissuto giorni intensi di dialogo, scambio e arricchimento reciproco, confermandosi ancora una volta come realtà educativa dinamica e aperta.
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Scuola
Cultura della legalità, i carabinieri ospiti dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla
Vivace dibattito tra i militari e gli studenti promosso nell’ambito di un percorso di educazione civica

Incontro formativo-informativo tra i carabinieri di Biancavilla e gli studenti dell’Ipsia “Efesto” nell’ambito di un percorso di educazione civica promosso dalla scuola. L’iniziativa si è focalizzata sulla diffusione della cultura della legalità e sull’importanza del rispetto delle regole nella vita quotidiana.
I militari – con l’intervento del maresciallo Francesco De Giovanni, comandante della locale stazione – hanno illustrato, con l’ausilio di slide, alcune tematiche riguardanti le devianze giovanili e le conseguenze dei comportamenti illeciti, sia per le vittime che per chi li compie. Evidenziato il ruolo attivo che i giovani possono avere nella promozione di una società fondata sulla legalità, sulla responsabilità sociale e sul rispetto reciproco.
Il dialogo ha posto l’accento sull’importanza delle regole come strumento fondamentale per garantire ordine, sicurezza e coesione sociale. È stato sottolineato come esse contribuiscano a creare un ambiente strutturato, favorendo una convivenza pacifica all’interno della comunità.
I carabinieri hanno inoltre ribadito che il loro operato va oltre gli interventi nelle emergenze, contribuendo quotidianamente alla costruzione di una società fondata su giustizia e correttezza. Il rispetto delle regole è stato presentato come un valore imprescindibile per formare cittadini consapevoli e rafforzare il legame di fiducia con le istituzioni.
L’incontro ha suscitato vivo interesse tra gli studenti, che hanno rivolto domande sui temi trattati e sul lavoro delle forze dell’ordine. Alcuni si sono mostrati interessati ai percorsi di carriera nell’Arma dei Carabinieri, chiedendo informazioni sui requisiti e sulle modalità di accesso ai concorsi.
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