Chiesa
Biancavilla verso le feste patronali Padre Pino: «L’irruzione del sacro»

di Vittorio Fiorenza
Da una parte il coinvolgimento delle scuole e dall’altra un’attenzione verso chi si trova in condizione di sofferenza, a cominciare dai pazienti ricoverati all’ospedale: anche a loro deve essere portato un segno della festa. In questo senso, è un programma all’insegna della tradizione e della sobrietà, quello per le manifestazioni patronali di Biancavilla. Eventi che avranno il loro clou nelle giornate dal 4 al 6 ottobre con le processioni di San Placido e della Madonna dell’Elemosina.
Gli appuntamenti religiosi sono stati presentati in basilica dal prevosto, padre Pino Salerno, assieme ai rappresentanti dei gruppi di devoti: Alessandro Rapisarda, presidente del Circolo San Placido, e Giuseppe Sant’Elena dell’Associazione Santa Maria Elemosina.
Le festività devono essere non solo un “fatto di culto”, ma un “fatto culturale”: lo ha sottolineato padre Pino, riferendosi all’ormai consueto giro del Circolo San Placido nelle scuole per fare conoscere la figura, la storia e la devozione per il patrono benedettino. Una sua reliquia sarà portata anche nei reparti dell’ospedale. Segni che si legano agli appuntamenti consueti.
Il 4 ottobre, a distanza di un mese dalla festa estiva dell’ultima domenica di agosto, l’intima devozione per la Madonna dell’Elemosina con la processione dell’icona bizantina per le vie del centro storico. A mezzogiorno del 5 ottobre, la festa patronale per eccellenza con l’uscita della vara di San Placido. Processione che sarà ripetuta la sera successiva.
Momenti che –sottolinea padre Pino– dovrebbero servire da occasione di riflessione: «Per noi diventa un impegno costante aiutare l’uomo ad aprirsi alla spiritualità e all’irruzione del sacro nel profano. La festa vuole essere proprio questo procedere del sacro verso il mondo per dare quei contenuti necessari affinché l’uomo possa aggrapparsi e continuare il suo percorso».
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Chiesa
I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»
I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.
«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.
I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.
«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».
«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».
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