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Occupato altro posto di assessore, si amplia la collezione di Glorioso

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Mancano nove mesi alla conclusione della sua esperienza amministrativa, ma il sindaco di Biancavilla, Giuseppe Glorioso, continua ad ampliare la sua collezione di nomine assessoriali. L’ultima, in ordine di tempo, è quella di Maria Cristina Toscano, un nome completamente sconosciuto alla politica biancavillese.

Alla sua primissima esperienza istituzionale, Toscano ha prestato giuramento al palazzo comunale, alla presenza dei consiglieri Alfio Magra ed Elvira Rapisarda, come a volere indicare i riferimenti politici nell’assemblea cittadina.

La sua nomina è avvenuta per colmare la casella lasciata vuota da Rosanna Di Paola, dimessasi un mese fa per equilibri interni alla componente del Partito democratico dell’assessore regionale Anthony Barbagallo. Componente che ha espresso l’elezione del presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Pappalardo, seguita alle dimissioni di Vincenzo Cantarella.

Una girandola di nomine e un viavai di incarichi, insomma, che hanno caratterizzato l’ultimo mandato elettorale di Glorioso, elevando il cosiddetto “turnover” a prassi istituzionale, tacitamente e trasversalmente quasi accettata.

La nomina di Maria Cristina Toscano potrebbe non essere l’ultima. Da qui ai prossimi mesi, altri ed ulteriori rimescolamenti di cariche potrebbero avvenire. Ogni spostamento, anzi, sarà funzionale alla prossima campagna elettorale per le Amministrative che a Biancavilla si preannuncia particolarmente agguerrita.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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