Scuola
Natura e progresso tecnologico: creato un orto didattico all’Ipsia

Avviato il progetto “Orto didattico” per gli alunni dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla, aspiranti tecnici dell’impiantistica civile, industriale e dei mezzi di trasporto.
L’iniziativa nasce dalla volontà dell’area di sostegno della scuola e coinvolge gli studenti che vengono impegnati in attività trasversali, scoprendo ambiti molto più antichi: coltivazioni di erbe e piante nello spazio antistante l’istituto.
Il progetto, coinvolgendo alunni diversamente abili, affiancati dai loro compagni di classe, si prefigge lo scopo di fare emergere le potenzialità di ognuno attraverso un lavoro collettivo e manuale.
«Si cerca di liberare –spiegano i responsabili del progetto– le energie vitali sommerse dei giovani, attraverso l’esempio dei cicli naturali creando una simbiosi tra natura e progresso tecnologico per una equilibrata crescita nel mondo d’oggi».
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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