In città
Alunni in corteo “tricolore” per l’omaggio al monumento dei Caduti

Un lungo Tricolore ha attraversato il centro storico di Biancavilla, questa mattina, per ricordare i Caduti di tutte le guerre nella giornata delle Forze Armate.
Dal Palazzo comunale, si è snodato il corteo con gli alunni delle scuole e i rappresentanti delle autorità civili e militari, delle associazioni di volontariato e degli alunni delle scuole elementari e medie della città.
Giunti in piazza Annunziata, l’assessore all’Associazionismo Marzia Merlo ha collocato la corona d’alloro dell’Amministrazione comunale al monumento dei Caduti ed è stato osservato un minuto di silenzio. Alcuni studenti hanno letto poesie e messaggi di pace, seguiti dall’intervento di Margherita Messina sulla storia e sui particolari del monumento di piazza Annunziata.
Gli alunni della “Sturzo” hanno omaggiato i Caduti con una corona d’alloro.
«In ciascuno di noi – ha detto l’assessore Merlo – deve essere forte il dovere morale di ricordare quanti, nel corso del tempo, hanno sacrificato la vita per il nostro Paese e la democrazia. Tra i Caduti che ricordiamo ci sono anche alcuni biancavillesi. Nello stesso tempo, è con queste cerimonie che vogliamo dire il nostro grazie agli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine per l’impegno quotidiano a tutela della legalità».
Presenti alla cerimonia commemorativa il comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, il maresciallo Roberto Rapisarda, il vicario foraneo don Giovambattista Zappalà, l’assessore Rosanna Di Paola, il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Cantarella, i vigili urbani, l’Associazione nazionale carabinieri e l’Associazione nazionale finanzieri in grand’uniforme e le realtà di Protezione civile.
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In città
Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.
Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.
L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.
Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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