Scuola
Vita, leggende e culto del patrono: il Circolo San Placido nelle scuole


Un momento dell’incontro tenuto nel plesso “Grassura” del Secondo Circolo didattico
di Vittorio Fiorenza
La vita del patrono di Biancavilla, San Placido, divulgata agli alunni delle scuole elementari e medie del paese attraverso il film realizzato dal Cgs Life di Armando Bellocchi. Il Circolo San Placido, che da dieci anni raggruppi i devoti biancavillesi, conferma il suo rapporto instaurato con le istituzioni scolastiche con l’obiettivo di fare conoscere la figura del martire benedettino.
È ormai da anni che i soci del circolo, presieduto da Antonio Spedalieri, in prossimità delle festività di ottobre, si impegnano in un vero e proprio tour tra le aule scolastiche. Proprio in questi giorni l’iniziativa si è ripetuta al Primo e Secondo Circolo didattico, all’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” e alla scuola media “Luigi Sturzo”.
Dopo una prima introduzione sulla biografica e sulla storia che ha portato il santo ad essere innalzato a patrono di Biancavilla, gli studenti hanno visto il film “Placido”. Curiosità, attenzione e sorpresa hanno caratterizzato il vivace dibattito seguito alla visione.
«È per noi incoraggiante –commentano a Biancavilla Oggi alcuni soci del Circolo– vedere tutto questo grande interesse da parte dei ragazzi nello scoprire elementi della vita del santo. Dopo l’esperienza dello scorso anno, una classe del plesso “Grassura”, per esempio, ha realizzato un libro con immagini da loro disegnate e colorate con cui hanno raccontato, a loro modo, la vita del santo, le leggende popolari, il culto e la processione che si svolgono a Biancavilla. Un libro che ben volentieri consegneremo e conserveremo negli archivi parrocchiali della chiesa madre».
Il Circolo ha invitato tutti gli alunni a partecipare alla tradizionale processione del 5 ottobre: un modo per farli innamorare dell’esempio dato dal martire e sollecitare così una forma devozionale.

Tre soci del circolo tra gli alunni: Dino Franco, Alessandro Rapisarda e Vincenzo Petralia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca1 mese ago
Così parlò il comandante Lanaia, sul banco degli imputati per minaccia
-
Cronaca2 mesi ago
Sequestrati 160 kg di carne, pesce e ortofrutta: batosta per un ristorante
-
Cronaca1 mese ago
Per la “fiera della vergogna” giustizia lumaca: in tre condannati a 10 anni
-
Fuori città1 mese ago
Lava, neve, cielo stellato: l’Etna visto da Biancavilla dall’astrofotografo Tumino