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Il doppio trionfo di Marco Gioco Campione italiano di braccio di ferro

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Il giovane biancavillese ha scalato il podio al campionato nazionale di Monsano e vola verso i Mondiali di ottobre, in Bulgaria. «Un mix di forza e tecnica, ce la metterò tutta».

 

di Vittorio Fiorenza

Campione italiano di braccio di ferro. Anzi, doppio campione: titolo conquistato sia con il braccio destro che con quello sinistro. Marco Gioco, imbianchino di Biancavilla, continua a scalare il podio di una disciplina di cui è appassionato fin da piccolo.

Queste ultime vittorie al campionato nazionale svoltosi al Play Center Paradise di Monsano (in provincia di Ancona) gli consentono adesso la qualificazione ai Mondiali che si terranno ad ottobre in Bulgaria.

Un curriculum di tutto rispetto per il “Braccio di ferro” di Biancavilla. Già vincitore del titolo italiano, lo scorso anno aveva vinto con braccio sinistro il campionato internazionale e, più recentemente, si è qualificato al primo posto del Super Mach con il braccio sinistro e al secondo con il braccio destro. Adesso la sfida delle sfide è il podio di Bulgaria, che porterebbe Marco all’”Over the top”.

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L’urlo e la forza del campione di braccio di ferro

«È stata una grande soddisfazione –dice Marco Gioco a Biancavilla Oggi– è stato difficile ma ce l’ho fatta, ho dimostrato e ho confermato la mia preparazione. Negli anni ho potuto mostrare sempre maggiore preparazione e oltre alla forza si è aggiunta consapevolezza tecnica, al punto da arrivare fin qui. Ce la metterò tutta ai Mondiali in Bulgaria».

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Storie

Addio al cane antidroga “Argo”: quando a Biancavilla scovò 1,5 Kg di hashish

Quella volta consentì ai carabinieri di effettuare due arresti e sequestrare lo stupefacente e 5mila euro

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Un bellissimo esemplare di pastore tedesco. Aveva 14 anni. È morto Argo, il cane addestrato e abilitato per la ricerca di stupefacenti, in servizio per 8 anni al Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Nicolosi.

Nel corso della sua carriera, il suo fiuto ha consentito di ritrovare ingenti quantità di droghe e, nel 2018, il suo impegno è stato premiato con un elogio da parte del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia.

Diverse volte era stato impiegato anche a Biancavilla, in operazioni e in attività di controllo. Un validissimo supporto ai militari della stazione di via Benedetto Croce.

C’è un episodio, tra i tanti possibili esempio, in cui Argo si era distinto. Risale al 2015, quando scattò un blitz in due diverse abitazioni di Biancavilla. In quell’occasione furono trovati cinque panetti avvolti in cellophane trasparente e 7 dosi di hashish già pronte da smerciare. Un quantitativo che sarebbe stata trasformato in almeno altre 7.000 con potenziali ricavi di 10.000 euro. In quell’operazione furono effettuati pure due arresti e sequestrati 5000 euro in contante. Merito di Argo, quando era nel pieno della sua attività.

Auro è andato in “in pensione” nel febbraio 2021 per sopraggiunti limiti di età, in quanto l’avanzare degli anni non gli consentiva più di sostenere gli sforzi dell’impiego operativo. Però ha continuato a fare compagnia ai suoi “colleghi” quando non impegnati, assieme ai loro conduttori, nelle varie attività sul territorio.

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Il bambino di Biancavilla tra i paladini di Francia: Tommaso e i suoi pupi siciliani

A soli 8 anni si è esibito già con il suo teatrino di legno, portando in scena “L’Orlando innamorato”

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GOODNEWS.
Questa è la Biancavilla che ci piace

Una grande passione per i pupi siciliani al punto che non soltanto li colleziona, ma si cimenta pure nell’allestimento scenico e nella recitazione, imparando a memoria e interpretando lunghi dialoghi, mentre le sue mani muovono i fili. Tommaso Francesco Lavenia ha otto anni e il prossimo anno scolastico andrà in quarta elementare nel plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla.

In queste sere d’estate si è esibito in piazza Cisterna a Ragalna, nell’ambito della “Summer Fashion Week”. Davanti a un numeroso pubblico, con il suo teatrino in legno, ha portato in scena “L’Orlando innamorato”, dando carattere, movimento e voce ad ogni pupo. Una passione, forse un talento. Per lui, applausi e incoraggiamenti. Sorprende come ad appena 8 anni, Tommaso Francesco stia seguendo un interesse inconsueto per la sua età. Uno sforzo che, al di là del gioco, rivela dedizione, studio e sensibilità artistica.

Tutto è nato per caso a Taormina, quando in un ristorante ha visto esposto un classico pupo siciliano. Da lì è scoccata la curiosità, accentuata quando a casa, tra i vecchi giochi del papà, ha trovato un “Orlando”. Poi, l’acquisto dei primi pezzi, alcuni in pessime condizioni e restaurati. Altri ancora costruiti in legno. Una collezione che ormai conta una trentina di pupi.

In questa sua passione ha coinvolto i genitori, Placido e Valeria, e anche i nonni, che lo hanno aiutato nella realizzazione dei costumi. Su YouTube è andato a cercare rappresentazioni dei pupi siciliani, ha studiato a memoria i lunghi dialoghi, integrando anche personaggi biancavillesi con riferimenti a San Placido e alla Madonna dell’Elemosina.

Tommaso Francesco si è tuffato così nel mondo epico-cavalleresco dei paladini di Francia, di Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo. Ha avuto pure l’opportunità di conoscere da vicino alcune famiglie siciliane che da generazioni custodiscono quest’arte: i “Napoli” di Catania, i “Puglisi” di Sortino, “Ariosto e Calabretta” di Acireale.

Un grande patrimonio culturale, non a caso proclamato nel 2001 dall’Unesco «capolavoro orale e immateriale dell’umanità», che mescola teatro, letteratura, tradizione e artigianato. Un patrimonio nel quale il piccolo Tommaso Francesco sperimenta la sua passione, preferendolo ai giochi digitali che lo terrebbero incollato per ore davanti a uno schermo, come accade a tanti suoi coetanei.

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Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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