Chiesa
A sei anni dalla sua fondazione riconosciuta la confraternita dell’Idria


La confraternita dell’Idria, dopo sei anni dalla fondazione, è stata riconosciuta da parte della Confederazione delle Confraternite e quindi dalla Diocesi di Catania. Un traguardo importantissimo non solo per il gruppo ma per tutta la parrocchia. È la prima confraternita riconosciuta dalla diocesi, seguendo i nuovi canoni statutari.
Nata nel gennaio 2010, «la confraternita dell’Idria, a differenza delle altre presenti in città, non ha –sottolinea il governatore Nicola Chisari– in gestione loculi cimiteriali, ma nasce come gruppo di fedeli credenti che manifestano la grandezza di Dio, un gruppo che collabora oramai da anni, con le confraternite storiche del paese».
Anche il presidente della Confederazione, Pina Fazzio, dopo avere dato l’annuncio lo scorso 7 maggio in occasione del raduno diocesano delle confraternite per la festività dell’Ascensione del Signore in presenza del vicario generale Mons. Genchi, si ritiene soddisfatta del riconoscimento. Per la processione del Corpus Domini della parrocchia dell’Idria, non a caso, ha voluto omaggiare il gruppo con la sua presenza, esprimendo la propria emozione nel vedere i tanti bambini che partecipano con gli abiti tradizionali confraternali.
«È bello essere qui –ha detto a fine processione– in mezzo a voi e vedere che il presente ed il futuro s’incontrano».
La Confraternite dell’Idria sarà presente l’ultima domenica di agosto per omaggiare la Madonna dell’Elemosina, prima della trasferta papale dell’Icona del prossimo 4 Settembre.
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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