Scuola
Borsa di studio per scuole superiori intitolata al prof. Dino Marcellino
«Per la sua particolare dedizione e lo straordinario impegno culturale e sociale profuso per il sapere e la conoscenza, per l’attaccamento alla città di Biancavilla, per aver saggiamente educato le giovani generazioni a sviluppare una coscienza critica, come strumento privilegiato per la crescita civile della società».
Sono queste le motivazioni espresse dall’amministrazione comunale nella delibera di Giunta che ha istituito una borsa di studio in memoria del prof. Dino Marcellino, scomparso il mese scorso, all’età di 50 anni, per un male incurabile.
È stato il sindaco Giuseppe Glorioso ad annunciare l’iniziativa nel corso della Giornata di studi su Biancavilla che si è svolta a Villa delle Favare, alla presenza del prof. Massimo Cultraro, primo ricercatore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR di Catania, del dott. Antonio Mursia, filologo e archeologo, e del prof. Alfio Lanaia, docente all’Università degli Studi di Catania.
All’evento culturale, moderato dal dott. Dino Laudani, sono intervenuti diversi colleghi di Marcellino, molti dei quali docenti al Liceo Ginnasio “Giovanni Verga” di Adrano, studenti e familiari.
«Siamo rimasti positivamente colpiti da questa iniziativa che ci ha proposto il sindaco – ha detto, tra le altre cose, nel suo intervento la moglie, Elina Cantarella – mio marito aveva molto a cuore la cultura e, soprattutto, la formazione dei giovani».
All’inizio del nuovo anno scolastico, l’amministrazione comunale presenterà agli Istituti superiori del territorio il regolamento per l’assegnazione di tre borse di studio per una somma complessiva di 600 euro. Gli studenti biancavillesi dovranno concentrarsi sul patrimonio culturale della città e i migliori elaborati verranno premiati il 28 aprile prossimo, nel primo anniversario della scomparsa del prof. Marcellino.
«È stata un’occasione per fare e divulgare cultura come Dino Marcellino avrebbe voluto – sottolinea il sindaco Glorioso – vogliamo mantenere viva la memoria di un concittadino che, con discrezione e passione, ha dato un particolare impulso al mondo culturale e ha dedicato la sua vita a incoraggiare gli studenti alla conoscenza».
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Scuola
L’Etna e la sua bellezza, tappa del maestro Presti all’Ipsia di Biancavilla
Alunni protagonisti di un cambiamento positivo attraverso l’arte e la partecipazione attiva
Incontro all’Ipsia “Efesto” di Biancavilla con protagonista Antonio Presti, il noto mecenate e promotore della riqualificazione sociale della Sicilia attraverso l’arte e la bellezza. L’iniziativa, che ha coinvolto gli alunni della scuola, si è incentrata su un nuovo progetto volto alla valorizzazione del territorio etneo. All’evento hanno partecipato, oltre agli insegnanti, la dirigente scolastica Morsellino e rappresentanti dell’Accademia Universitaria Biancavillese e dell’associazione “SiciliAntica”.
L’idea progettuale presentata da Presti vuole coinvolgere gli alunni in iniziative artistiche legate al patrimonio naturale e culturale dell’Etna. Il progetto mira non solo a sensibilizzare i giovani verso la tutela del territorio, ma anche a renderli protagonisti di un cambiamento positivo attraverso l’arte e la partecipazione attiva.
Il mecenate ha messo al centro dell’incontro i ragazzi, coinvolgendoli in un dialogo maieutico. Attraverso domande e riflessioni, ha stimolato gli studenti ad esprimere le proprie idee e a immaginare soluzioni creative per il territorio. Presti ha sottolineato come la bellezza possa essere un’arma potente contro il degrado e ha condiviso la sua visione di arte come strumento per trasformare le comunità. Un’opportunità unica per i giovani di confrontarsi con una persona che ha dedicato la sua vita alla diffusione della cultura come mezzo di riscatto sociale.
«L’incontro ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo e culturale per tutti», hanno sottolineato dall’Ipsia. La preside Morsellino ha espresso gratitudine per l’impegno di Presti, mettendo in luce come questa iniziativa possa ispirare i ragazzi a credere nelle potenzialità del loro territorio. «Antonio Presti ha dimostrato ancora una volta come l’arte e la bellezza possano essere strumenti di trasformazione, capaci di creare una nuova consapevolezza collettiva. L’Ipsia “Efesto” si prepara ora a diventare un laboratorio creativo in cui i giovani saranno propulsori del cambiamento.
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