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In città

Tre presepi e un cd musicale per riabilitare i pazienti del Cenacolo

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La malattia mentale, ancora oggi da molti viene considerata un tabù da circoscrivere il più possibile. Il malato di mente, che accusa problematiche dalle più lievi alle più complicate che compromettono le relazioni sociali, viene dalla nostra società spesso confinato, isolato e, nelle migliori delle ipotesi, indirizzato a un percorso di riabilitazione.

La Comunità Terapeutica Assistita “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla da decenni accoglie chi è messo ai margini della società, valorizzando la dignità di ognuno e mettendo ogni sforzo per la cura e la riabilitazione, così come voluto da quel gigante che fu mons. Giosuè Calaciura (che fondò l’Opera nel 1943) e continuato oggi da don Pino Salerno e dai suoi collaboratori.

Gli ospiti della Comunità Terapeutica di via san Placido sentono forte il bisogno di riscatto e di integrazione sociale. Vogliono sentirsi parte di una comunità sita in un territorio, anche se da questa, in molti casi, sono stati emarginati e trascurati.

Ed ecco che nel percorso riabilitativo guidato da Francesco Damigella, medico psichiatra, e dalla sua equipe, e coordinati da Vincenzo Conti, hanno un ruolo considerevole le attività che permettano di “uscire fuori” dall’ambiente protetto sanitario, per interagire con gli altri e sentirsi utili, efficienti, proficui.

Per questo motivo, quest’anno il Cenacolo ha voluto dimostrare e sottolineare la sua presenza nel territorio di Biancavilla con ben tre presepi artistici realizzati presso il centro commerciale Famila, il Bar Tuccio e nella Basilica M. SS. Dell’Elemosina.

I presepi (grandi fino a 10 metri quadrati) sono stati realizzati a mano dagli ospiti nel corso degli anni con materiali poveri (cartone, colla, colori, terracotta, stoffe…), e sono stati ambientati ai piedi dell’Etna (sono state ricostruite case, vicoli, quartieri tipici dei nostri paesi) per indicare che ancora oggi Cristo nasce in ogni luogo della terra, dove ci siano uomini di buona volontà disposti ad accoglierlo.

E’ stato anche allestito un grande albero di Natale presso l’ufficio del sindaco di Biancavilla, un omaggio alla città voluto proprio dagli ospiti della Cta di via san Placido. Gli addobbi che richiamano alla fratellanza universale e alla vita, sono stati anch’essi, allestiti a mano in oltre due mesi di lavoro.

Infine, per raggiungere tutti, familiari, amici, conoscenti e non solo, gli ospiti del Cenacolo hanno voluto incidere la loro voce per realizzare un cd musicale con le più belle melodie natalizie (da Astro del ciel a Feliz Navidad, da Fermarono i cieli a O albero di Natale, ecc.).

«Un modo inusuale ma efficace per uscire da quell’isolamento cui sono costretti per le cure – afferma con soddisfazione il direttore Giosuè Greco – e parlare direttamente al cuore degli uomini, di tutti gli uomini e augurare loro un sereno e felice Natale».

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In città

Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”

Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

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Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.

Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.

L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.

Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.

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In città

Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita

Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

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Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.

Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.

Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.

Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.

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