Connettiti con

In città

Il presepe “rivive” tra le antiche viuzze del quartiere San Giuseppe

Pubblicato

il

© Foto di Grazia Caracì

All’ingresso della chiesa di “San Giuseppe”, la scena della natività. Di fronte, Erode sul suo trono attorniato dalle ancelle. Sotto il caratteristico arco e lungo le viuzze, un pullulare di antichi mestieri e una vivacità di personaggi in costume.

Il cuore antico del centro storico di Biancavilla, location perfetta per la rappresentazione del presepe vivente. Il quartiere “San Giuseppe” trasformato in uno scenario natalizio, che ha richiamato in due serate molti visitatori.

Merito dell’associazione culturale giovanile “Mondo Nuovo” e del presidente Rosi Monforte, che ha voluto la realizzazione dell’iniziativa.

Più di 50 i personaggi: oltre a quelli principali, una folla di mercanti, artigiani, calzolai, lavandaie, fornai, custodi di capre, maiali, galline e tacchini (animali veri, per la gioia e la curiosità dei bambini).

Gli abitanti del quartiere hanno aperto le porte di casa e i garage: ogni angolo, un momento di vita quotidiana o un vecchio mestiere, in un’atmosfera suggestiva con i visitatori che non hanno guardato le scene da lontano, ma ne hanno fatto parte. Fino a ritrovarsi immersi, seguendo l’itinerario da via Romagnosi, nel vociare di un’antica Betlemme e negli odori del pane abbrustolito, della salsiccia e delle olive alla brace, offerti con un buon bicchiere di vino.

Un’idea molto apprezzata ed impeccabile ma certamente passibile di miglioramenti in un’auspicabile edizione 2016. Grazie alla disponibilità e al lavoro dei tanti giovani biancavillesi dell’associazione che fa riferimento alla parrocchia dell’Annunziata. Ultimo dettaglio da sottolineare: tutto è stato realizzato senza alcun centesimo di contributo da parte del Comune di Biancavilla.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

In città

Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari

Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni

Pubblicato

il

La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.

Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.

Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.

«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».

Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.

L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti