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Cultura

“Fior di zagara”, il racconto intrigante e sfaccettato nella Biancavilla del ’68

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L’autrice Anna Stissi (al centro) con Rosa Lanza e Alfia Milazzo

Presentato nel salone della chiesa “Sacro Cuore” l’ultimo volume della biancavillese Anna Stissi. Protagonista un giovane 30enne, in bilico tra inquietudini e vizi.

 

di Maria Francesca Greco

Un mix di sentimenti, di magia, di passione, di verità, ma anche di dolore, disperazione e delusione. Gente comune spinta dalla fede, dalla misericordia divina e dall’amore.

Il tema della famiglia, del rapporto tra genitori e figli, della libertà, dell’adolescenza. Una vera e propria sequenza di misteri, il libro “Fior di Zagara” (edito da Youcanprint) della scrittrice Anna Stissi, giunta ormai alla sua quarta pubblicazione dopo l’esordio con il “Meraviglioso regno di Orion” (finalista nel 2004 del concorso nazionale “Laboratorio delle arti” di Milano), “Angeli spezzati” del 2011 e “Figli dell’Eden” del 2012.

Il libro dedicato al padre (nel libro Ninuzzo), ai tempi passati, al paese di Biancavilla e alla sua gente, è ambientato nella Biancavilla del ‘68.

Davide, un giovane trentenne, vive in bilico sulle proprie inquietudini e sui problemi legati alla droga e ai vizi. Un incidente gli cambia drasticamente la vita. Verrà condotto dal padre in Sicilia, dallo zio prete, proprio nel paese etneo. Qui incontrerà una donna, il “Fior di zagara”, Benedetta, della quale si innamorerà, ma lei dovrà scegliere se continuare la sua vita in convento o andare a vivere con Davide.

Una Biancavilla vista con gli occhi del passato, ma anche con quelli del presente. Una cultura, nella quale la forza per la famiglia resiste ancora, come quel “cemento” che garantisce la vita, a differenza della cultura milanese dove si ritrovava a vivere inizialmente Davide.

Un libro che riesce a far riscoprire i valori importanti della vita come la famiglia e la verità, dal quale si evince anche un pizzico di felicità che emoziona.

Uno stile evasivo, spesso misterioso, colmo di emozioni e sentimenti, una passione per la scrittura quasi “come una febbre” che invita l’autrice nei ritagli di tempo a scrivere nuove storie e dare vita ai suoi personaggi.

Alla presentazione, tenutasi nel salone della chiesa “Sacro Cuore”, oltre al numeroso pubblico, sono intervenuti Alfia Milazzo, scrittrice e presidente della Fondazione “La città invisibile”, e Rosa Lanza, presidente dell’Accademia della terza età.

Con l’evidente emozione dell’autrice, sono stati letti alcuni dei brani più significativi del libro. Un racconto intrigante e sfaccettato, che ha tenuto incollato alla poltrona il pubblico e che è stato preceduto da un video di presentazione del romanzo. A fine serata, una dedica di Alfia Milazzo con “Le ragioni dello scrivere” di Bufalino.

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Cultura

Paolo e Francesca a Villa delle Favare: versi danteschi per San Valentino

Incontro promosso da SiciliAntica con il prof. Antonio Maglia e Elisa Salomone alla chitarra

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L’occasione è stata la giornata di San Valentino, festa degli innamorati. La location, quella di Villa delle Favare, a Biancavilla. Qui, l’associazione “SiciliAntica” ha presentato una lettura del canto V dell’Inferno della Divina Commedia di Dante.

Il prof. Antonio Maglia, già autore del libro “Le malattie infernali. Il canto XXX dell’Inferno e la medicina nell’opera di Dante”, ha approfondito la spiegazione del canto dedicato all’amore. Canto di cui Dante spiega cause ed effetti per bocca di Francesca da Rimini e ribadisce il ruolo centrale delle donne nella Divina Commedia.

Nella sala conferenze di Villa delle Favare la recitazione degli struggenti versi sui due innamorati, accompagnata dai brani di Rosa Balistreri, magistralmente eseguiti da Elisa Salomone. Pubblico emozionato e partecipe.

All’incontro, presenti il presidente di SiciliAntica di Biancavilla, Enzo Meccia, con il vice Nunzio Sergi, oltre che la vice presidente provinciale Lina Salomone.

L’associazione “SiciliAntica” di Biancavilla, che raggruppa quasi un centinaio di iscritti, conferma così il suo radicamento nel territorio e la vivacità della sua proposta culturale. Di recente ha organizzato una serata a tema in cui i soci hanno letto liberamente testi originali, passi letterari e poesie. «La grande affluenza di pubblico dei due incontri sottolinea ancora una volta la grande voglia di cultura presente nel nostro paese, di cui SiciliAntica si fa portatrice e promotrice».

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Cultura

Sangiorgio e i lager, in provincia di Modena la testimonianza del figlio

Incontro a Prignano sulla Secchia sul biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

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La figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese cattolico antifascista, sopravvissuto ai lager nazisti, ancora una volta celebrata anche fuori dalla Sicilia. A Sangiorgio dedicato un incontro nella sala conferenze del Comune di Prignano sulla Secchia (in provincia di Modena). La testimonianza su Sangiorgio, internato militare, data dal figlio Placido Antonio, collaboratore di Biancavilla Oggi.

Ad ascoltarlo, una sala gremita da cittadini ed alunni della scuola secondaria di primo grado “F. Berti”, accompagnati dai docenti, dalla dirigente scolastica Pia Criscuolo e dal suo vicario, Giuseppe Ciadamidaro, anche lui biancavillese.

La dirigente si è detta entusiasta di questo evento arricchente non solo per i cittadini, ma anche per gli alunni, auspicando che ogni anno queste iniziative vengano incentivate e divulgate.

Il prof. Sangiorgio ha parlato della Repubblica di Salò (a cui il padre non giurò fedeltà), al trattamento disumano verso i deportati, alla storia personale di suo padre nei campo di concentramento e poi di ritorno a Biancavilla. È seguito un vivace dialogo con gli alunni, che hanno posto domande su vari aspetti.

Presente all’incontro, il sindaco Mauro Fantini e gli assessori organizzatori dell’evento, Chiara Babeli e Cristian Giberti, che hanno prestato la loro voce leggendo le poesie di Gerardo. Il primo cittadino ha ringraziato Sangiorgio per la sua presenza e la bellissima testimonianza su suo padre, estendendo i ringraziamenti anche al nostro sindaco, Antonio Bonanno, per la cortese lettera inviata e letta all’inizio dell’incontro.

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