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Due guerrieri masai durante le processioni dei santi patroni

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I due guerrieri masai con padre Ricceri a alcuni componenti della banda “Arturo Toscanini” durante la processione per San Placido

Pure dei guerrieri masai a Biancavilla, per le festività dei santi patroni. Enok e Imma, nei loro tradizionali abiti, sono stati in giro in questi giorni per il centro etneo, in occasione delle celebrazioni per la Madonna dell’Elemosina e di San Placido. Vengono dalla Tanzania, assieme a padre Salvatore Ricceri, missionario diocesano biancavillese.

I due giovani guerrieri non sono certo passati inosservati. Accolti calorosamente, a tutti hanno stretto le mani e non hanno rifiutato di fare qualche scatto fotografico con quanti lo hanno chiesto.

Pastori e guerrieri di origine nilo-camitica, i masai per la solennità delle movenze e l’orgoglio per la propria tradizione e la propria cultura. Stanziati tra il Kenya e la Tanzania, pur presenti anche in altri territori africani, rappresentano uno dei pochissimi popoli non ancora conquistati dal sistema di vita europeo.

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I due guerrieri per la processione serale dell’Icona di Maria Santissima dell’Elemosina

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In città

Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari

Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni

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La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.

Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.

Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.

«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».

Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.

L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.

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