Chiesa
Successo del Grest “francescano” e adesso si pensa a creare un oratorio
Al convento di Biancavilla prima iniziativa del genere con oltre 200 partecipanti e la frequenza anche di bambini di età fra i 3 e i 4 anni (una novità nel comprensorio). Un esperimento senz’altro riuscito. E da ripetere.
di Vittorio Fiorenza
Oltre 200 bambini e 40 animatori per il Grest al convento San Francesco di Biancavilla, alla prima esperienza di questo tipo. Una prima esperienza riuscitissima, a considerare dalla partecipazione e dall’entusiasmo di quanti lo hanno frequentato per due settimane.
Tutto realizzato senza un centesimo del Comune ma con l’orgoglio di autofinanziarsi con piccoli contributi. Una concreta dimostrazione che le iniziative sociali possono essere un successo anche senza risorse economiche, se si ha voglia di fare e di spendersi per la comunità.
Particolarità del grest “francescano”, unica nel comprensorio, è stata anche l’iscrizione di una trentina di bambini di 3-4 anni, grazie all’impegno delle animatrici Grazia Currao e Anna Zammataro, affiancate da altre nove collaboratrici. Per loro, accolti con il racconto della vita di San Francesco, sono stati riservati laboratori ed attività manuali.
Per gli altri, calcio (con il responsabile Salvo Mangani), danza (con Simona Greco), lavori artistici (con Emanuela Currao) e pure lezioni di cucina (tenute da fra’ Antonio Vitanza, padre guardiano del convento).
Visto il successo e la buona riuscita, fra’ Antonio adesso ha proposto di aprire, a partire dal prossimo autunno, un “oratorio francescano” che possa essere riferimento e centro di aggregazione per tanti bambini e i loro genitori nelle vesti di animatori.
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Chiesa
Rivive il presepe nel cuore del quartiere San Giuseppe tra le suggestive viuzze
L’evento ha coinvolto tutte le componenti della parrocchia Annunziata, guidata da padre Giosuè Messina
L’arco di San Giuseppe, l’omonima chiesa, le caratteristiche viuzze. Uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Biancavilla diventa la location perfetta per il presepe vivente. Merito di catechisti, educatori, confratelli e fedeli della parrocchia Annunziata di padre Giosuè Messina. L’iniziativa nasce per coinvolgere i bambini e i ragazzi dell’oratorio alla tradizionale novena di Natale.
Sono state allestite la stalla della della natività e il palazzo di Erode, che riprendono il racconto evangelico. Vi è stata l’opportunità di scoprire gli antichi mestieri del falegname, del fabbro, delle ricamatrici, del vasaio, della lavandaia, delle impastatrici, delle venditrici di stoffe e della verdura.
Un’iniziativa religiosa, dunque, che si propone anche con il suo valore culturale e di aggregazione sociale. Per questo, non è mancato il patrocinio da parte del Comune di Biancavilla.
«Il presepe – sottolineano gli organizzatori – ha lo scopo di rappresentare in maniera plastica le pagine evangeliche oltre che a rendere il figurante e il visitatore protagonisti dell’evento più importante della storia».
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