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Le ruspe si rimettono in moto per nuove demolizioni di edifici abusivi

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A luglio demolizione di quattro immobili in territorio di Biancavilla e Adrano. Già effettuati sopralluoghi preliminari. Altre demolizioni previste a settembre.


I PRECEDENTI

La casa abbattuta in via Cellini

Garage in briciole in via Canada


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ll ritorno del “popolo degli abusivi”

Salvi: «Non abbatteremo mezzo paese» 


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La demolizione del garage di via Canada, lo scorso ottobre a Biancavilla

Fonti di Biancavilla Oggi confermano che a luglio si procederà con nuovi abbattimenti: quattro immobili nei territori di Biancavilla e Adrano del Parco dell’Etna. Altre demolizioni sono previste poi a settembre.

 

di Vittorio Fiorenza

Le ruspe riaccendono i motori e puntano a nuove demolizioni di immobili abusivi per i quali si è chiuso il procedimento penale con sentenze di condanna passate in giudicato. Non sono state ancora fissate le giornate per l’operazione, ma è certo che il mese prossimo due costruzioni illegali, in territorio di Biancavilla, ed altrettante in territorio di Adrano saranno ridotte in briciole su ordine della Procura della Repubblica di Catania. Si tratta di quattro immobili abusivi che ricadono all’interno del perimetro del Parco dell’Etna.

Personale dell’Ufficio demolizioni, che fa capo al procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e ai sostituti procuratori Monia Di Marco ed Angelo Brugaletta, hanno già eseguito sopralluoghi preliminari assieme a dipendenti comunali e vigili urbani.

Non si tratta soltanto di quattro casi all’attenzione della magistratura catanese in questi giorni. Per altre costruzioni, sempre nel Parco dell’Etna, i responsabili dell’abuso hanno deciso l’autodemolizione. In questo modo il terreno rimane di loro proprietà. Nel caso l’abbattimento venisse eseguite dalla ditta incaricata dalla Procura, invece, il terreno in cui è stato commesso l’illecito rimarrebbe al patrimonio del Comune. Un dettaglio non da poco.

L’istruttoria per arrivare alla demolizione è complessa e inevitabilmente si procede con lentezza. Certo è che la magistratura catanese prosegue nel suo corso di ripristino della legalità. Oltre alle quattro demolizioni previste nelle prossime settimane ad Adrano e a Biancavilla, altre sarebbero in programma a settembre. Difficile dare un numero esatto, ma soltanto a Biancavilla le sentenze passate in giudicato sono diverse centinaia.

Tra queste ce ne sono che riguardano costruzioni non in campagna o in zona Vigne, ma all’interno dell’abitato, come gli immobili abbattuti lo scorso ottobre a Biancavilla, tra proteste e disordini, in via Cellini e in via Canada. Nel primo caso, nella parte sud del paese, le ruspe hanno buttato giù una casa che attendeva soltanto di essere rifinita. Nel secondo caso, ad essere sbriciolato in mezza giornata è stato un garage a nord di via Cristoforo Colombo.

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In entrambi gli episodi, le proteste dei proprietari e di una folla inferocita non hanno impedito ai mezzi dell’impresa incaricata dalla Procura, tra uno straordinario spiegamento di forze dell’ordine in assetto antisommossa, ad eseguire gli ordini di demolizione. Ordini che adesso si ripresentano con altri immobili costruiti abusivamente e per i quali non è stata mai pagata alcuna sanatoria.

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Paziente operata a 104 anni, intervento straordinario all’ospedale di Biancavilla

Il sindaco Bonanno si congratula con i medici Natale Giuffrida e Antonino Rossitto: «Sanità che funziona»

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Un delicato intervento chirurgico di protesi al femore su una paziente di 104 anni è stato eseguito con successo all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. A renderlo noto è il sindaco Antonio Bonanno, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento ai professionisti coinvolti.

«Faccio le mie più vive congratulazioni ai dottori Natale Giuffrida e Antonino Rossitto, ortopedici dell’ospedale di Biancavilla – ha dichiarato Bonanno – per il delicato intervento al femore eseguito con successo su una paziente di 104 anni, la signora Vita di Cesarò».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche all’intera squadra sanitaria che ha collaborato all’operazione. «Un plauso va anche all’equipe anestesiologica e al personale infermieristico – ha aggiunto il primo cittadino – che hanno garantito un’assistenza di altissima qualità».

Per il sindaco, l’episodio rappresenta un motivo di orgoglio non solo per la struttura ospedaliera, ma per l’intera comunità. «Questo intervento testimonia l’eccellenza e la professionalità del nostro ospedale – ha sottolineato – capace di offrire cure avanzate e umanamente attente anche nei casi più complessi».

«La sanità pubblica, quando funziona con competenza e dedizione, è motivo di orgoglio per l’intera comunità», ha rimarcato Bonanno.

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Ss 284, a Biancavilla sparito lo spartitraffico: appello per il ripristino

Intervento dell’associazione Aiace: «Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia»

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I birilli spartitraffico lungo la Strada Statale 284, nel tratto di Biancavilla, non ci sono più. Con il tempo sono stati distrutti, danneggiati, scardinati. Eppure non erano lì per caso. Quei dispositivi flessibili erano stati fortemente voluti, attraverso petizioni e prese di posizioni, da cittadini di Biancavilla, Adrano, Bronte e dei centri vicini. Una volontà contro incidenti stradali in un’arteria ad alto rischio. L’assenza dello spartitraffico adesso riaccende i riflettori sulla sicurezza.

L’Associazione Consumatori AIACE, attenta su questi temi e sulla Ss 284, lancia un appello urgente alle istituzioni (Comune di Biancavilla, alla Prefettura, all’Anas e alla Polizia Stradale): «Chiederemo formalmente agli enti competenti il ripristino immediato della barriera spartitraffico con i birilli flessibili. Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia».

L’associazione chiede interventi concreti anche per altri aspetti: un manto stradale drenante, che non si trasformi in una trappola a ogni pioggia; una pavimentazione a norma, senza buche né tratti usurati; aree di sosta sicure e pulite, libere da rifiuti e cani randagi, che rappresentano un pericolo reale per chi è alla guida; guard rail a norma, per contenere i veicoli in caso di uscita di strada.

Tutti elementi che – denuncia l’associazione – risultano assenti in lunghi tratti della Strada Statale 284, la principale arteria che collega Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Paternò.

«Autovelox non omologato, annullato verbale»

Intanto, l’associazione cita l’avv. Andrea Carmanello che ha reso nota una sentenza recentissima del Giudice di Pace di Biancavilla con cui è stato annullato un verbale elevato con autovelox. Il motivo? Il dispositivo era approvato ma non omologato, contrariamente a quanto stabilito dalla Cassazione.

«Una decisione di grande valore, che può aprire la strada – sottolinea Aiace – a molti ricorsi e annullamenti, anche in altri comuni. È bene che i cittadini lo sappiano, perché conoscere i propri diritti è il primo modo per difendersi».

«Non si può morire per strada mentre si va a lavorare, a scuola o semplicemente si torna a casa – scrive l’associazione –. La sicurezza non può ridursi a qualche autovelox. Sappiamo bene che in molte zone d’Italia questi strumenti sono stati utilizzati più per fare cassa che per prevenire realmente incidenti. Ma non è così che si salvano vite».

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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