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Piazza Don Bosco e le “casette” del Gal Etna in uno scenario “gipsy”

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Capita. Capita anche questo. Piazza San Giovanni Bosco, che ospita le “casette” del Gal Etna, che dovrebbero essere destinate a mercatino di prodotti agricoli locali e dell’artigianato rurale, diventa sede ideale per accampamenti di gruppi nomadi.

In mancanza di un utilizzo effettivo dell’area, in assenza di un sistema di videosorveglianza, già vandalizzata in più occasioni ancor prima di essere inaugurata, quantomeno la piazza “serve” a qualcosa.

In sosta per qualche giorno, ecco furgoni con relativi panni stesi nel caratteristico e colorato scenario “gipsy”. Per la cronaca: gli ospiti non hanno minimamente causato danni alle strutture in legno.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

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3 Commenti

3 Commenti

  1. ninonassa

    28 Maggio 2015 at 22:32

    mentre facevano posto di blocco in piazza sgriccio loro montavano i fili per la biancheria, c’è chi ha chiamato 2 volte i CC, la prima volta hanno detto che avrebbero mandato qualcuno, la seconda volta(dopo ore) hanno risposto che non avevano tempo per andarci e che comunque non stanno facendo niente di male.

    • Dino

      12 Febbraio 2016 at 20:36

      E credo avessero perfettamente ragione, infatti come scritto NON hanno causato danni, contrariamente ai nostri compaesani….

  2. ninonassa

    28 Maggio 2015 at 22:27

    e oggi sono tornati li.

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Lo spettacolo di fuoco dell’Etna visto da Biancavilla squarcia il buio della notte

L’eruzione in corso appare ben visibile dalle terrazze e dai balconi delle abitazioni: uno show unico

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Uno spettacolo. L’Etna è uno show visto da Biancavilla. Bagliori rossi che risaltano sullo sfondo del nero della notte come pennellate di un dipinto. Lingue di fuoco che, per un gioco di prospettive, sembrano sovrastare le case e “baciare” la chiesa del Rosario (guarda anche la foto sotto).

L’attività eruttiva in corso dal cratere di sud-est è ben visibile pure da Biancavilla con la colata che è diretta verso la Valle del Bove. Altra colata con attività esplosiva anche dalla cosiddetta “Voragine” e dalla Bocca nuova.

Il rosso fuoco sui crateri sommitali del Vulcano “squarcia” la notte e incanta quanti possono ammirare uno spettacolo unico dalle terrazze o dai balconi di casa.

Fenomeni che stanno avvenendo nello stesso momento in cui pure lo Stromboli erutta.

«E no, non sono fenomeni collegati. Sono due vulcani –specifica il vulcanologo dell’Ingv di Catania, Boris Behncke – che sono praticamente sempre in attività, e nel loro repertorio ci sono anche frequenti trabocchi di lava (l’ultimo trabocco lavico dello Stromboli risale alla primavera del 2020)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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