Cronaca
Stand del Gal Etna da inaugurare, vandalizzati due volte in pochi mesi
di Vittorio Fiorenza
L’area mercatale è ancora da inaugurare. Eppure, nell’arco di pochi mesi, è stata già vandalizzata due volte da ignoti senza scrupoli né rossore.
Azione devastatrice in piazza Don Bosco, a Biancavilla, ai danni delle “casette” in legno che sono state destinate dal “Gal Etna” (il gruppo di azione locale che ha sede a Villa delle Favare), a stand espositivi per prodotti agroalimentari e dell’artigianato rurale.
Sette di queste strutture in legno sono state prese di mira, probabilmente la scorsa notte, distruggendo porte e scippando letteralmente diverse parti in legno per poi lasciarle a terra.
Finanziato dall’Unione Europea con 200mila euro del Feasr (il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) ed appaltato dal Comune di Biancavilla, il mercatino deve ancora essere attivato: un regolamento e un bando comunale dovrebbero servire ad assegnare gli spazi.
Nonostante la non indifferente somma già spesa, però, l’area è lasciata senza alcuna vigilanza. Già lo scorso novembre, appena di fatto erano stati completati i lavori di realizzazione degli stand con i relativi allacci e la sistemazione di sedili nella parte centrale della piazza, si era verificata una prima azione vandalica (non un atto intimidatorio nei confronti della ditta, come si era ipotizzato in un primo momento). Adesso, questo secondo e più consistente atto di devastazione.
Anche l’area attigua, riservata ad un piccolo parco gioco, non è stata tralasciata dai vandali. Sono evidenti i danni, con pezzi rotti o mancanti, causati sulle giostrine per i bambini, a dimostrazione che l’inciviltà, l’assenza di controlli e la certezza della non punibilità regnano sovrane a Biancavilla.
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Cronaca
La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri
Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio
I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.
In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.
Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.
Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.
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4 Marzo 2015 at 1:31
vergognoso