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Il Belvedere di Biancavilla diventa adesso “Piazza Padre Pino Puglisi”

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di Vittorio Fiorenza

Il Belvedere di Biancavilla, l’area che da via Umberto si apre al panorama della Valle del Simeto, è stata dedicata a don Pino Puglisi, il prete antimafia ucciso il giorno del suo 56esimo compleanno.

La decisione è stata presa in questi giorni con determina sindacale, accogliendo la richiesta che Vincenzo Ventura per conto dell’associazione Symmachia aveva inoltrato al Comune lo scorso aprile, anche se l’idea era stata lanciata nel settembre del 2012.

A Biancavilla nasce, quindi, “Piazza Don Pino Puglisi”. Un omaggio ad una vittima di Cosa Nostra per il suo impegno evangelico e sociale nel quartiere “Brancaccio” di Palermo.

In una celebrazione del 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti ad una folla di circa centomila fedeli, “Padre Pino” è stato proclamato beato: il primo “martire della Chiesa” assassinato dalla mafia.

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In città

Fu lui a progettarla, ora la rotatoria è intitolata all’ing. Pietro Antonio Furnari

Cerimonia per ricordare il professionista biancavillese scomparso prematuramente a 49 anni

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La sua morte improvvisa, all’età di 49 anni, aveva suscitato profonda commozione a Biancavilla, nel gennaio del 2023. L’ingegnere Pietro Antonio Furnari erano un professionista noto ed apprezzato.

Adesso, l’amministrazione comunale ha intitolato in sua memoria la rotatoria di viale Cristoforo Colombo, che era stata progettata proprio dallo stesso Furnari.

Alla cerimonia, oltre al sindaco Antonio Bonanno, hanno preso parte i familiare del professionista: la moglie, i filgi, le due sorelle. Presente anche il deputato europeo Marco Falcone e l’ex sindaco Mario Cantarella.

«Ho sempre ammirato – ha detto il primo cittadino – la dedizione e il garbo dell’ing. Furnari assieme all’amore per la propria città. Lo spazio a lui intitolato ha il valore di un ringraziamento di tutta Biancavilla a un figlio eccellente, la cui parabola umana e professionale è stata troppo breve».

Nella targa in suo ricordo, la scritta: “Ingegnere, persona perbene, esempio di altruismo, onestà e lealtà”.

L’ing. Furnari si era occupato da diverse opere pubbliche per conto di vari enti, non solo in provincia di Catania, ma anche in altre aree località della Sicilia. Tra i progetti seguiti, quelli riguardanti interventi di riqualificazione dei plessi scolastici “Antonio Bruno”, “San Giovanni Bosco” e “Luigi Sturzo” a Biancavilla. Sempre nella sua città d’origine, ha seguiti i progetti di consolidamenti delle chiese “Sacro Cuore” e “Santa Maria dell’Idria” dopo i danni subìti dal terremoto dell’ottobre 2018.

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