Scuola
Oltre 300 alunni guidati nell’itinerario delle processioni dei “Misteri”




Alunni nella chiesa del Rosario davanti alla statua del “Cristo alla colonna”
di Vittorio Fiorenza
Oltre 300 alunni delle quinte classi del Primo e del Secondo circolo didattici, dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” e dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Biancavilla in visita nelle chiese di Sant’Antonio, del Rosario, dell’Idria, dell’Annunziata, della Mercede, di San Giuseppe e del Purgatorio.
“U giru de’ Santi”, si chiama l’iniziativa culturale, giunta ormai alla sua decima edizione, che si rivolge ai piccoli studenti, accompagnati nell’itinerario della plurisecolare processione dei “Misteri”, la sera del Venerdì santo a Biancavilla.
Un percorso nel quale gli alunni apprendono il valore ed il significato non solo della manifestazione religiosa, ma anche i “segreti” delle statue portate in processione e delle confraternite cittadine.
L’iniziativa, promossa dall’Arciconfraternita del Rosario e dalle confraternite della Mercede e di San Giuseppe, ha coinvolto in tutti questi anni almeno 3000 alunni.
Quest’anno hanno fatto da guida agli alunni: Dino Laudani, Nino Pastanella, Claudio Piccione e Giovanni D’Agati.
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Biancavilla siamo noi
«No a pregiudizi, l’Ipsia di Biancavilla impegnata nella formazione di qualità»
C’è un video che sta circolando e che denigra la tipologia di istituto: presa di posizione di un’insegnante




Da un po’ di tempo gira nel comprensorio territoriale di Biancavilla, Adrano e Santa Maria di Licodia un video di sconosciuta e indubbia provenienza, nel quale un ragazzo di una non ben identificata realtà scolastica si permette di descrivere gli istituti “Ipsia” come dei luoghi in cui gli studenti entrano ed escono dal carcere, fanno risse, non studiano e spacciano “erba”.
L’Ipsia “Efesto” di Biancavilla, in tutte le sue componenti, pur non riconoscendosi in questa realtà e non considerandosi parte in causa, rifiuta tale stigma. E ci tiene a precisare agli studenti e alle loro famiglie che, il video è avulso dal nostro contesto scolastico. Tutto il Corpo Docente, sempre in prima linea in attività didattiche altamente formative e non discriminatorie, ci tiene a fare alcune riflessioni.
Aiutare gli studenti a guardare oltre è come attraversare un fiume e, indurli a vedere al di là delle cose. Il sapere li plasma, li modella, e scolpisce nelle loro menti e nella loro anime un pensiero fluido e mutevole che li rende capaci di leggere la realtà e la bellezza che li circonda. E’ così che, il “detto”, magicamente, lo trasformano in “fatto”.
Il continuo divenire rende fluido il loro pensiero divergente, il loro sapere, il loro cuore e la loro mente. Nel loro sguardo vivace si coglie l’intelligenza, la competenza, la conoscenza e il sapere. Essi nascono dalla consapevolezza di credere che una scuola non è migliore di un’altra, che ogni ragazzo in particolare e, ogni persona, in generale, non sono diversi dagli altri, che le scelte di vita vanno rispettate, che gli alti profili di formazione degli studenti sono ricercati nel mondo del lavoro e, la loro integrità morale, seppure con un vivace turbinio, li rende trasparenti come acqua di fonte.
Qualche volta li vedi camminare sull’erba dei prati (l’unica che conoscono), a piedi nudi, per respirare, a pieni polmoni, un soffio di aria pura, ascoltare il silenzio dei loro passi e assorbire l’energia naturale che la terra trasmette loro. Giudizi e pregiudizi non li sfiorano perché, quest’ultimi, si oppongono alla verità e quindi somigliano a un vento contrario che spinge la piccola barca in direzione opposta, ma come un boomerang la traiettoria ellittica torna alla persona che l’ha lanciato.
I nostri ragazzi percorrono la loro strada, “guardando oltre” e, al momento opportuno, guadano il fiume con onestà, coraggio e forza d’animo.
CARMELA VERZI’, docente Ipsia Biancavilla
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