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«Monsignor Giosuè Calaciura, gigante della storia di Biancavilla»

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Padre Calaciura all’ingresso del municipio con gli amministratori comunali all’epoca della sindacatura di Pippo Viaggio

«Un protagonista del Novecento a Biancavilla, un sacerdote eccezionale, un uomo che coniugava l’impegno religioso con quello sociale e politico». A cento anni dalla nascita, a margine della cerimonia di intitolazione della circonvallazione nord a Calaciura, ecco alcuni ricordi e testimonianze.

Pippo Calaciura, nipote
«Mio zio è stato in Africa a metà e a fine degli anni ’80. Già allora aveva avuto delle intuizioni profetiche. Sosteneva che se le briciole del mondo ricco non verranno date all’Africa, i giovani di quel continente scapperanno per riversarsi sulle nostre coste: esattamente quello che drammaticamente accade oggi. E poi, come oggi dice Papa Francesco, mio zio sosteneva che la Chiesa deve essere per forza una Chiesta dei poveri. Uno dei suoi insegnamenti? Mi diceva sempre che l’uomo non vale per quello che ha ma per quello che è».

Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania
«Non ho conosciuto personalmente mons. Calaciura, ma ho conosciuto le sue opere e comprendo il ricordo vivo che c’è di lui nella comunità civile ed ecclesiale di Biancavilla. Bisogna onorare la memoria di chi ci ha preceduto e, come ci ha insegnato Calaciura, bisogna lavorare per la civiltà dell’amore. Calaciura ci invita all’impegno».

Pino Salerno, prevosto di Biancavilla
«Le opere di mons. Calaciura sono un segno di perpetua umanità. Lui è esempio e stimolo per le future generazioni, soprattutto di preti. La sua “missionarietà” è un baluardo. Diceva “Non posso chiudermi nel confine della mia parrocchia, il mondo è la mia parrocchia”. Amava essere chiamato “parroco missionario”. Cominciò il rapporto con l’Africa, spedendo pacchi e facendo raccolte. Poi, i continui viaggi, che hanno creato la mentalità missionaria. Sapeva avere un cuore grande. La bellezza della Chiesa splende nella vita di mons. Calaciuria».

Giuseppe Glorioso, sindaco di Biancavilla
«La via dedicata a mons. Giosuè Calaciura è un via importante, ma sempre piccola per la grandezza delle cose che realizzò. Persona lungimirante ed attentissima. Una grandezza, che esce dai confini di Biancavilla: da una parte l’Africa, dall’altra gli emarginati di Biancavilla, senza tralasciare la politica, intesa come impegno per il bene pubblico. Senz’altro un uomo tra i più importanti della storia di Biancavilla perché ha lasciato una traccia indelebile. A lui va il plauso per appartenere alla categoria dei pochi coraggiosi che pensano a tanti».

Giosuè Greco, direttore Opera Cenacolo Cristo Re
«Un uomo eccezionale, un sacerdote speciale, una persona che voleva essere nella Chiesa punta avanzata, nella politica in una posizione di centro perché non gravida gli estremismi, in amministrazione “qui comando io”. Un uomo che ha fatto tanto per Biancavilla».

Salvuccio Furnari, amico di famiglia
«Ha saputo coniugare la sua missione sacerdotale con il suo impegno sociale e politico. È stato un protagonista della vita cittadina, un gigante del Novecento. È uno dei personaggi che in 500 anni di storia Biancavilla ha avuto. Hanno fatto bene l’amministrazione ad intitolargli una strada e i familiari a sollecitare queste iniziative. Calaciura merita un grande ricordo: è stato un operatore della solidarietà, creando posti di lavoro con un’economia biancavillese che si regge pure sulle strutture che lui ha costruito».

Padre Francesco Furnari
«Penso a mons. Calaciura e mi viene in mente il senso di paternità, di generosità, di intraprendenza, di immaginazione. Era un adolescente. Un adolescente maturo che affrontava la vita con avventura ed impresa con la curiosità di scoprire le cose».

Placido Ventura, giornalista Rai
«Mons. Calaciura non considerava la politica una cosa sporca, sapeva coniugare l’impegno religioso con l’impegno sociale. Lui spesso dalla finestra della sua stanza in canonica ascoltava i comizi con interesse e spesso diventava interlocutore indiretto dei comizianti. Il suo è stato un ruolo centrale nella vita sociale e politica di Biancavilla».

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Parcheggio irregolare: auto dei vigili urbani di Biancavilla multata a Catania

La vicenda, è stata resa nota dall’avv. Matteo Iachino Serpotta, e subito ha fatto il giro del web

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A Catania, in via Carnazza, un agente della polizia locale in borghese ha elevato una multa a un’auto parcheggiata in modo irregolare. Il dettaglio che ha attirato l’attenzione è che la vettura sanzionata appartiene… alla polizia locale. In particolare, ha specificato poi la testata Video Star, si tratta di un veicolo dei vigili urbani di Biancavilla, che erano in missione presso la Procura di Catania.

A rendere pubblica la vicenda, pubblicando anche una foto, è stato l’avvocato catanese Mattia Iachino Serpotta, molto attivo sui social. Il suo post è stato successivamente condiviso dal sindaco di Catania, Enrico Trantino.

L’episodio ha suscitato curiosità e commenti online, anche per la particolarità del caso, ma la polizia municipale di Catania ha chiarito che l’auto non fa parte del loro parco mezzi. Da piazza Spedini precisano: «Non usiamo più Panda da quando abbiamo le nuove auto ibride ed elettriche».

Gli ulteriori chiarimenti sono del primo cittadino catanese: «L’auto, come confermano i vigili urbani di Catania, non appartiene a quelle in dotazione nel capoluogo, ma a quella di un altro Comune etneo». Il comune etneo di cui parla il sindaco Trantino è proprio Biancavilla.

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Istituzioni

Bonanno: «All’ospedale di Biancavilla nuovi reparti e risonanza magnetica»

Potrebbero aprire Cardiologia, Unità Coronarica, Pneumologia, Malattie infettive e, forse, Oncologia

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«L’assessore alla Salute mi ha comunicato che la proposta della nuova rete sanitaria regionale prevede per Biancavilla nuovi reparti ospedalieri. Si tratta di Cardiologia, Unità Coronarica, Pneumologia, Malattie infettive e, in valutazione, Oncologia».

Lo afferma il sindaco Antonio Bonanno, a margine di un incontro nella sede della Città metropolitana con l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, sulla definizione della rete ospedaliera in Sicilia. Un progetto prossimo ad approdare all’Ars.

Bonanno ha avanzato una serie di proposte di potenziamento dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”: «Ho chiesto di salvaguardare e potenziare il reparto di Ortopedia, che il vecchio piano prevedeva di eliminare. È un reparto che ha fatto scuola nel nostro territorio. Ho sollecitato il rafforzamento della Chirurgia, della Fisiatria (che solo nel 2024 ha contato 30mila accessi!) e ho proposto l’attivazione di un reparto di Gastroenterologia per ridurre le liste d’attesa. L’assessore si è detta disponibile». Per il primo cittadino biancavillese, «il nostro Punto Nascite, con oltre 400 parti l’anno, è un presidio da tutelare con forza».

A conclusione dell’incontro, Bonanno ha ricevuto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, un’ulteriore notizia. Nel bilancio 2026 è prevista la somma per dotare l’ospedale di una risonanza magnetica. «Un altro tassello fondamentale – dice Bonanno – per il nostro futuro».

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