Scuola
Liceo delle “Scienze umane”, quello di Biancavilla tra i migliori d’Italia
Il liceo delle “Scienze umane” di Biancavilla si distingue per la validità degli studi e la qualità dell’offerta formativa e didattica. L’istituto di via San Placido figura tra i migliori licei (ex psicopedagogico) d’Italia, nella classifica stilata da Skuola.net.
Se amate la psicologia e la storia e vi piace prendervi cura dei fratelli più piccoli, la scelta allora è obbligata e si tratta del liceo delle Scienze umane. Tra le materie infatti si trova una buona dose di pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia e storia, ma ci si può anche specializzare nel settore economico scegliendo l’indirizzo economico-sociale.
E il liceo di Biancavilla, ospitato in parte dei locali dell’ex Piccolo seminario arcivescovile, risulta essere al passo con i tempi.
La Fondazione Agnelli ha effettuato uno studio sulle scuole italiane attraverso il progetto Eduscopio.it. Grazie al motore di ricerca, si possono mettere a confronto gli istituti italiani per indirizzo di studi e località. Ogni scuola ha ottenuto un punteggio in base alle carriere universitarie dei neo-diplomati tra il 2009 e il 2012: quanti si sono iscritti all’università, come se la sono cavata con i crediti formativi e con la media dei voti agli esami. Skuola.net ha passato in rassegna questi dati e ha trovato i migliori licei di Scienze Umane per le 20 città e dintorni più importanti, in un raggio di 30-40 km.
Il liceo che ha sfornato i diplomati più bravi all’università nella zona di Catania è il “Michele Amari” di Giarre, seguito dal “Turrisi Colonna” di Catania. A Biancavilla il terzo classificato, legato sul piano amministrativo all’Istituto superiore “Mario Rapisardi” di Paternò. A Catania troviamo il quarto, il “Lombardo Radice”. Il quinto liceo si trova ad Acireale ed è il “Regina Elena”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cultura
“I Belvedere dell’Anima”, il maestro Antonio Presti fa tappa alla “Sturzo”
Il mecenate agli alunni della scuola di Biancavilla: «Coltiviamo la bellezza e restituiamola al territorio»
“Grande Madre Etna: i Belvedere dell’Anima”. Il progetto del maestro Antonio Presti, celebre per il suo impegno nella valorizzazione artistica e territoriale, presentato nella scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla.
Un progetto che guarda oltre il visibile. L’iniziativa, promossa dalla fondazione che porta il nome del mecenate, ha come obiettivo quello di rigenerare i luoghi simbolo del territorio etneo, trasformando i belvedere in veri e propri “bel-vedere dell’anima”. Attraverso il coinvolgimento delle scuole, il progetto mira a sensibilizzare le nuove generazioni alla bellezza del paesaggio, alla cultura e alla tutela ambientale, promuovendo una visione che va oltre il turismo di massa e abbraccia la spiritualità e il legame con la natura.
Presti ha invitato i ragazzi a riflettere sul ruolo dell’uomo nei confronti della natura e sulla necessità di un nuovo approccio culturale che valorizzi la bellezza come strumento di crescita personale e collettiva. «La grande madre Etna – ha detto Presti – ci insegna che la bellezza non è solo ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo e custodiamo. Il nostro compito è coltivare questa bellezza e restituirla al territorio».
«Onorati di essere parte del progetto»
L’appuntamento alla “Sturzo” segna l’inizio di un percorso che vedrà la scuola protagonista di un coinvolgimento attivo nel progetto. Nei prossimi mesi, gli studenti avranno l’opportunità di approfondire i temi trattati e di partecipare a visite guidate presso i belvedere selezionati.
«Si tratta di un’occasione unica per i nostri giovani, che potranno riscoprire il territorio non solo come risorsa naturale, ma – ha sottolineato la dirigente Concetta Drago – come parte integrante della loro identità culturale. Siamo onorati di essere parte di un’iniziativa che lascia un segno profondo nelle coscienze di chi vi partecipa».
La presentazione del progetto ha visto la partecipazione dell’assessore comunale all’Istruzione, Vincenzo Randazzo, di Filadelfio Grasso, pedagogista, autore di varie pubblicazioni e collaboratore di Biancavilla Oggi, e di Enzo Meccia, presidente dell’associazione SiciliAntica.
«Il nostro territorio ai piedi della Montagna ci parla di resilienza, ci educa a rialzarci dopo ogni caduta e ogni difficoltà – ha detto Filadelfio Grasso – come nel 1669 quando la disastrosa colata lavica distrusse 17 paesi etnei. Ma la forza e la tenacia dei nostri conterranei hanno saputo trarre da quel fuoco solidificato la pietra per edificare le proprie case e i propri paesi ancora più belli e maestosi».
Meccia ha parlato dei mulini ad acqua, delle fontane e delle tante bellezze del nostro paese che ormai stanno scomparendo.
L’incontro si è concluso con un vivace dibattito tra gli studenti e il Maestro Presti. Iniziativa resa possibile da Martina Migliorini e dai referenti di istituto, Giovanni D’Alì e Concita Asero: «Ancora una volta cultura, educazione e territorio possono intrecciarsi per generare bellezza e consapevolezza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi ago
Blitz “Ultimo atto”, la Procura chiede 125 anni di carcere per 13 imputati
-
Politica3 mesi ago
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
-
Cronaca2 mesi ago
Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati
-
News3 mesi ago
Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»