Associazionismo
Volontari e comunità francescana mobilitati per una raccolta alimentare




Alcuni volontari con Salvatore Mauceri (al centro), responsabile dell’iniziativa
Una raccolta alimentare per le famiglie indigenti di Biancavilla, in prossimità del Natale. L’iniziativa di solidarietà che da oltre dieci anni viene promossa dal convento “San Francesco” e dalla “Onlus Protezione Civile Biancavilla”, anche quest’anno ha coinvolto diversi volontari.
Si sono messi a disposizione pure i Rangers Europa del distaccamento di Ragalna, legati alla divisione di Nicolosi, così come la Misericordia e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Santa Maria di Licodia e le associazioni “Security” e “Albavilla” di Biancavilla.
In una giornata, in alcuni supermercati biancavillesi, sono stati raccolti circa 700 kg di pasta, 70 litri di latte, oltre a scatolame, zucchero e farinacei, legumi, omogenizzati, biscotti e brioche.
Rispetto agli anni precedenti, per la prima volta, sono stati direttamente coinvolti nell’iniziativa di raccolta anche alcune persone bisognose, un aspetto che sottolinea ancora di più l’intento solidale di questa mobilitazione.
«L’iniziativa –spiega il responsabile Salvatore Mauceri– ogni anno comporta un’accurata preparazione ed una più puntuale selezione dei viveri, per data di scadenza, che viene effettuata in una sorta di improvvisato magazzino di stoccaggio, messo a disposizione da una delle associazioni partecipanti. I viveri raccolti sono stati depositati in convento, dove il gruppo del “Buon Samaritano” provvederà a distribuirli alle famiglie bisognose».
Massima soddisfazione è stata espressa dalla comunità francescana di Biancavilla per questa iniziativa che conferma la sua validità e che conferma la spontanea partecipazione di persone che prestano la loro opera a favore di chi è meno fortunato.
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Associazionismo
Croce Rossa, tempo di bilanci: “angeli custodi” al servizio del nostro territorio
Salvo Pulvirenti, delegato di Biancavilla: «Per il Covid avvertito particolarmente il valore dei volontari»


«Angeli custodi. Non so se posso definire in modo diverso le volontarie e i volontari della Croce Rossa Italiana, che giornalmente operano a fianco della cittadinanza. E la loro presenza è stata particolarmente avvertita durante la pandemia perché riuscivano ad arrivare dove tutto il resto della popolazione non poteva».
Per Salvo Pulvirenti, delegato dell’Unità territoriale della Croce Rossa di Biancavilla, è tempo di bilanci. E lo sguardo va all’indietro. In particolare al periodo della pandemia e ad un impegno inedito per tipologia di attività e incerto per i rischi affrontati.
Basta citare alcuni numeri che hanno riguardato l’associazione biancavillese – da sempre radicata nel territorio e in prima linea – per capire il prezioso supporto che hanno fornito.
«Da marzo 2020 ad aprile 2022 – ricorda Salvo Pulvirenti – abbiamo aiutato la popolazione di Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò e Adrano, recapitando 22154 buoni spesa e 8187 pacchi alimentari, oltre a 4122 consegne di spesa a domicilio, 78 farmaci a domicilio, 1 farmaco salvavita su attivazione della sala operativa nazionale, 48151 dispositivi di protezione individuali, 16 interventi per materiale didattico, 208 trasporti sanitari, 418 trasporti in auto. E poi ancora assistenza per screening, assistenza per le vaccinazioni, vaccini a domicilio e trasporti anticorpi monoclonali».
L’anziana donna salvata in extremis
Tante anche le storie belle che hanno caratterizzato questo periodo. In particolar modo, Salvo Pulvirenti ricorda un caso per cui è stato riconosciuto anche un premio dall’amministrazione perché chiamati dall’ufficio covid del Comune di Biancavilla per un signora sola in casa, affetta da Covid, che non riusciva a caricare il cellulare.
«I volontari – che in quel momento si occupavano del trasporto in biocontenimento – si sono recati a casa della signora e – racconta Pulvirenti – hanno constatato che la donna aveva la saturazione a 63: è stata portata subito al Pronto Soccorso, dove ci è stato detto che se fosse passata anche un’altra ora la signora sarebbe morta». Angeli custodi. Ancora una volta.
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