Scuola
Lezione di greco ai bambini delle Elementari con docenti universitari


Un momento di una lezione in classe all’Istituto Maria Ausiliatrice di Biancavilla
Bambini di scuola elementare a lezione di greco tenuta da docenti universitari. È un’iniziativa singolare ed inedita, quella che viene sperimentata nelle classi dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Biancavilla, gestito dalle suore salesiane.
E contrariamente a quanto si possa immaginare, i bambini stanno rispondendo agli incontri didattici con entusiasmo, coinvolgimento e curiosità.
A proporre i progetti “Dal greco antico al greco moderno: le radici della lingua e della civiltà” e “Giocando e parolando in greco” è il dipartimento “Studi umanistici” dell’Università di Catania con il coordinamento della prof. Katerina Papatheu con l’assistenza di Antonio R. Pasqualino e Roberta Riciputo.
Rispetto ai tanti progetti didattici che investono, spesso in maniera frivola e didatticamente discutibile, gli studenti, l’iniziativa che coinvolge l’istituto scolastico biancavillese ha senz’altro una valenza didattica molto articolata.
Il progetto si pone come obiettivo formativo generale di fare acquisire le conoscenze strutturali di base della lingua e della civiltà greca attraverso l’apprendimento interattivo e ludico.
«L’apprendimento della lingua moderna, inoltre, contribuisce –viene spiegato dai promotori dell’Università di Catania– anche all’affermazione personale degli individui e agli scambi interculturali, promuovendo sia un atteggiamento positivo verso l’“altro” in genere sia un atteggiamento funzionale all’acquisizione di comportamenti orientati alla solidarietà, alla cooperazione, alla diversità e all’accoglienza. In tal modo lo studente è orientato verso un ridimensionamento degli stereotipi culturali che solitamente assorbe – in modo passivo e inconsapevole – dal mondo circostante, così da guidarlo a una maggiore comprensione e rispetto dei contesti culturali estranei al proprio».
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Scuola
Con l’Erasmus+ scambio didattico-culturale tra Biancavilla e Izmir
Sette insegnanti provenienti dall’importante città turca ospiti dei plessi “Bosco” e “Marconi”

Un’esperienza di crescita e confronto internazionale ha arricchito l’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco-Luigi Sturzo” di Biancavilla, che ha ospitato sette insegnanti della scuola dell’infanzia provenienti da Izmir, la terza città della Turchia (dopo Istambul e Ankara), nell’ambito del progetto Erasmus+ “Colorfull”.
Le docenti turche hanno scelto l’istituto biancavillese per svolgere un’attività di Job Shadowing, osservando da vicino metodologie didattiche e organizzative in uso nelle scuole italiane. Un progetto inclusivo, incentrato sullo scambio di buone pratiche e sull’apertura verso altre culture educative.
Ad accoglierle, i due plessi “Bosco” e “Marconi”, con un caloroso benvenuto fatto di canti e balli tradizionali, simbolo dell’ospitalità e della vivacità che caratterizzano la comunità scolastica locale.
Le insegnanti ospiti hanno partecipato a numerosi laboratori e attività, organizzati dai docenti della scuola dell’infanzia, vivendo in prima persona la quotidianità scolastica italiana. Un’occasione preziosa anche per gli alunni biancavillesi, che hanno avuto modo di conoscere alcuni aspetti della cultura turca e di esercitarsi nel dialogo in lingua inglese, ponendo semplici domande alle ospiti.
L’iniziativa ha rappresentato un momento significativo di confronto, apertura e integrazione culturale. Grazie al programma Erasmus, la scuola biancavillese ha vissuto giorni intensi di dialogo, scambio e arricchimento reciproco, confermandosi ancora una volta come realtà educativa dinamica e aperta.
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Scuola
Cultura della legalità, i carabinieri ospiti dell’Ipsia “Efesto” di Biancavilla
Vivace dibattito tra i militari e gli studenti promosso nell’ambito di un percorso di educazione civica

Incontro formativo-informativo tra i carabinieri di Biancavilla e gli studenti dell’Ipsia “Efesto” nell’ambito di un percorso di educazione civica promosso dalla scuola. L’iniziativa si è focalizzata sulla diffusione della cultura della legalità e sull’importanza del rispetto delle regole nella vita quotidiana.
I militari – con l’intervento del maresciallo Francesco De Giovanni, comandante della locale stazione – hanno illustrato, con l’ausilio di slide, alcune tematiche riguardanti le devianze giovanili e le conseguenze dei comportamenti illeciti, sia per le vittime che per chi li compie. Evidenziato il ruolo attivo che i giovani possono avere nella promozione di una società fondata sulla legalità, sulla responsabilità sociale e sul rispetto reciproco.
Il dialogo ha posto l’accento sull’importanza delle regole come strumento fondamentale per garantire ordine, sicurezza e coesione sociale. È stato sottolineato come esse contribuiscano a creare un ambiente strutturato, favorendo una convivenza pacifica all’interno della comunità.
I carabinieri hanno inoltre ribadito che il loro operato va oltre gli interventi nelle emergenze, contribuendo quotidianamente alla costruzione di una società fondata su giustizia e correttezza. Il rispetto delle regole è stato presentato come un valore imprescindibile per formare cittadini consapevoli e rafforzare il legame di fiducia con le istituzioni.
L’incontro ha suscitato vivo interesse tra gli studenti, che hanno rivolto domande sui temi trattati e sul lavoro delle forze dell’ordine. Alcuni si sono mostrati interessati ai percorsi di carriera nell’Arma dei Carabinieri, chiedendo informazioni sui requisiti e sulle modalità di accesso ai concorsi.
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