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L’Avis bussa alla porta dell’ospedale: «Chiediamo una sede adeguata»




L’ingresso del vecchio plesso ospedaliero: alcuni locali del piano terra potrebbero essere destinati all’Avis
L’Avis di Biancavilla cerca una nuova sede, ha bussato alla porta dell’ospedale di Biancavilla, ma non ha ancora ricevuto una risposta. L’associazione di volontariato potrebbe essere ospitata in alcuni locali del vecchio ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Delle aperture in tal senso sono state date, in via informale. Al momento, però, senza seguito.
«Abbiamo scritto già da qualche mese -spiegano dall’associazione biancavillese a Biancavilla Oggi- al direttore generale dell’Asp e per conoscenza anche al direttore dell’ospedale di Biancavilla, ma nessuna risposta in merito. In via informale, ad alcuni componenti del direttivo era stato detto in passato che i locali per noi già ci sono al piano terra del vecchio ospedale, ma nulla ancora sembra muoversi, aspettiamo il completamento dei lavori del nuovo plesso ospedaliero e vediamo che succede».
Da diversi anni, l’associazione di volontariato ha la sua sede in via Garibaldi, traversa di via Vittorio Emanuele, a due passi dal palazzo comunale.
«Il motivo principale della ricerca di una nuova sede –puntualizzano dall’Avis – è dovuto ai costi di gestione, ormai quasi insostenibili. Poi se avessimo dei locali all’interno dell’ospedale, si potrebbe iniziare a pensare ad un centro fisso di raccolta, che potrebbe rispondere meglio alle esigenze dei donatori ed attirarne di nuovi. Insomma, noi facciamo la raccolta quasi per strada e ci vuole proprio tanta buona volontà da parte dei donatori».
Intanto l’associazione non smette la sua attività di solidarietà ed anche in estate ha dimostrato di essere presente con dati sul prelievo di sangue di tutto rispetto, soprattutto nel mese di agosto.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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