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I fichidindia in vetrina al MacFrut, Euroagrumi apre la nuova stagione

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Il consorzio Euroagrumi di Biancavilla parteciperà anche quest’anno all’appuntamento con il MacFrut, che rappresenta un punto di incontro e di confronto per i professionisti dell’ortofrutta, da coloro che si occupano di produzione, di commercio, a chi è impegnato nella logistica, nel packaging, nei macchinari e nella distribuzione, in programma a Cesena dal 24 al 26 settembre 2014.

Sarà il MacFrut a dare l’avvio alla commercializzazione del ficodindia di seconda fioritura: il “bastardone”. La vetrina ortofrutticola italiana sarà quindi il trampolino di lancio della nuova campagna di commercializzazione.

La partecipazione a questo evento nasce con l’obiettivo di promuovere e far conoscere tanto agli operatori specializzati quanto a tutti i visitatori della fiera un prodotto unico: il Ficodindia dell’Etna DOP.

Attraverso la realizzazione di uno stand promozionale situato nel padiglione A alla posizione numero 20, il consorzio Euroagrumi intende divulgare soprattutto tra gli operatori del settore le eccellenze della Sicilia, offrendo la possibilità di degustare anche ottime spremute di Ficodindia dell’Etna D.O.P.

Inoltre verranno distribuiti dei ricettari per la preparazione di piatti a base di ficodindia: una novità assoluta nel settore culinario.

Altro importante aspetto sarà la divulgazione di contenuti scientifici e innovazione nella filiera del ficodindia attraverso la presentazione di un programma di ricerca che il consorzio Euroagrumi sta portando avanti in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e che permetterà tra l’altro di ottenere un risparmio idrico ed energetico particolarmente significativo ottenendo così una vera e propria innovazione di processo.

Informazioni, queste ultime, evidenziate anche un anno fa a Biancavilla, che ha ospitato una sessione dell’ottavo Convegno internazionale sul ficodindia, il primo a svolgersi in Europa con 130 ricercatori che sono arrivati da 22 paesi. Un appuntamento che ha coinvolto le università di Palermo e Catania e che ha visto il consorzio Euroagrumi impegnato nel comitato organizzatore.

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Cultura

L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli

L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano

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Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.

Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.

«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».

«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».

Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».

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