Politica
Già operativa la Giunta Bonanno, giurano tre assessori comunali
Vincenzo Randazzo: «Io sempre all’opposizione, ora il mio impegno è da uomo di governo»
Giunta comunale del Bonanno bis già operativa. I tre assessori designati hanno giurato nell’aula consiliare, entrando nel pieno delle loro funzioni. Vincenzo Randazzo, Martina Salvà e Vincenzo Giardina hanno pronunciato le parole di rito davanti al sindaco Antonio Bonanno e al segretario comunale, Antonino Bartolotta.
Se Salvà e Giardina sono stati tra i protagonisti dell’esperienza amministrativa negli ultimi 5 anni (la prima è stata presidente del Consiglio Comunale, l’altro vicesindaco), per Randazzo si tratta di un ritorno al palazzo comunale dopo una pausa di vent’anni. Esponente della destra biancavillese, cresciuto nel Movimento Sociale Italiano e in Alleanza Nazionale, Randazzo è sempre stato legato a Mario Cantarella. Tra i protagonisti dell’opposizione nella stagione di Pietro Manna, oggi 55enne e docente di lettere nella scuola media “Luigi Sturzo”, Randazzo è espressione del gruppo “Energie per Biancavilla”. Per lui, è un esordio al governo cittadino.
«Sono davvero emozionato, ritornare in quest’aula – ha detto Randazzo – significa ricordare le tante battaglie e i bei momenti vissuti, anche con scontri feroci. Io sono sempre stato all’opposizione e i cittadini mi conoscono in questo ruolo. Ora devo farmi conoscere (e spero apprezzare) come uomo di governo. L’impegno non lo farò mancare».
Emozionatissima, Martina Salvà ha sottolineato come la campagna elettorale sia stata «impegnativa ma con un risultato brillante, che ha portato il gruppo “Biancavilla che lavora” ad essere la lista più votata. Effetto della fiducia per quanto abbiamo fatto in questi anni». Altro aspetto evidenziato da Salvà è la presenza di 6 donne nel nuovo Consiglio Comunale: un numero doppio rispetto alla precedente assemblea cittadina.
Indicato dal gruppo “Biancavilla mi piace”, l’assessore Vincenzo Giardina, vicesindaco uscente. «L’altro giorno – ha detto – eravamo qui in Giunta a deliberare per la manutenzione delle strade urbane, adesso siamo qui riconfermati, consapevoli di avere lavorato bene. Ne è la prova il tributo straordinario che ci è stato dato dagli elettori. Abbiamo la responsabilità di non tradire le aspettative dei cittadini e completare il lavoro iniziato, realizzando una “Città nuova”, che è la sintesi del nostro programma».
Il sindaco provvederà a nominare i due restanti assessori dopo la proclamazione dei consiglieri comunali.
«Abbiamo un lavoro importante da portare avanti, dalla formalizzazione delle assunzioni comunali a diverse opere pubbliche, fino al “piano cenere” per pulire le strade. Assicuro – ha specificato Bonanno – che ci sarà determinazione sia da parte mia che della mia Giunta, espressione di una maggioranza che ha avuto in città un grande consenso».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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