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Lo sguardo di San Placido su Biancavilla, bagno di folla per la festa del patrono

Con le celebrazioni e le processioni in onore del martire benedettino ci riscopriamo una comunità

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© Foto Biancavilla Oggi

“Evviva San Placido”. Dopo gli anni di pandemia e lockdown, il patrono di Biancavilla riabbraccia la città. È la festa della ripartenza e della speranza. E non è mancato il bagno di folla, come da tradizione, in onore del martire benedettino. Un’occasione che va al di là della fede e della devozione. La festa per San Placido rappresenta l’occasione di coesione nella quale Biancavilla si riscopre comunità.

In basilica, la solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta da Vittorio Rizzone, abate dell’abbazia benedettina di San Martino delle Scale (in provincia di Palermo).

L’uscita del simulacro sul sagrato della chiesa è stata sottolineata dai fuochi pirotecnici e l’applauso dei biancavillesi. Quindi l’offerta delle chiavi e della palma del martirio, donata dalla comunità di biancavillesi residenti a Gap, in Francia.

La processione si è mossa da piazza Collegiata, via Vittorio Emanuele, via Umberto, piazza Annunziata, via Scutari, piazza Cavour, poi Villa delle Favare e rientro in basilica. A muovere e ad accompagnare la preziosa vara lignea, tutti i devoti del circolo San Placido con in testa il presidente Placido Lavenia.

Così il sindaco Antonio Bonanno si fa interprete del sentimento dei biancavillesi: ”

Nel giorno di San Placido, il cuore di ogni biancavillese esplode di gioia. Stamattina, dopo la concelebrazione eucaristica nella Basilica, un numero impressionante di cittadini e fedeli ha assistito all’esposizione del simulacro per poi partecipare alla processione. Una emozione indicibile avere il privilegio, da primo cittadino, di consegnare le chiavi della città al Santo Patrono. Immagini bellissime di una comunità affratellata nel nome di San Placido. Qui sono le nostre radici, qui pulsano festanti i nostri cuori”.

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Addio a fra Salvatore Barbagallo: fu docente di liturgia all’Antonianum

Aveva 67 anni: originario di Biancavilla, si era dedicato per tutta la vita al mondo accademico

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È morto all’età di 67 anni fra Salvatore Barbagallo della Provincia dei Frati Minori di Sicilia. Originario di Biancavilla, era stato docente di Liturgia prella la Facoltà teologica della Pontificia Università Antonianum di Roma.

Nato il 26 giugno 1956, nel 1992 ha conseguito il Dottorato in Liturgia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. È stato preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis” e professore di Liturgia presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra.

Autore di saggi, libri e articoli, nel 1996 aveva pubblicato “Iconografia liturgica del Pantokrator”, per i tipi delle Edizioni Pontificium Athenaeum Anselmianum.

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