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Maledetto Covid, Biancavilla sconvolta: Annamaria Marino, vittima a 46 anni

Il sindaco Antonio Bonanno: «Il suo sorriso tenero e i suoi modi garbati restano in ognuno di noi»

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Biancavilla incredula, scombussolata, sconvolta. La città piange la più giovane vittima dovuta all’epidemia Covid. Annamaria Marino aveva 46 anni. Era dedita alla famiglia. Laureata in Giurisprudenza, lo scorso luglio si era abilitata alla professione di avvocato. Persona voluta bene da tutti, apprezzata per la sua dolcezza.

Era stata ricoverata all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. I medici hanno prestato ogni attenzione. Ma le sue condizioni sono precipitate fino a portarla al decesso.

«Sorellina tu sei stata tutto per noi, continueremo con il tuo esempio». È il saluto del fratello Rino, medico veterinario, che su Facebook comunica che i funerali si svolgeranno venerdì mattina alle 9.30 in chiesa madre.

Anche l’altro fratello di Annamaria si trova ricoverato nella struttura sanitaria biancavillese. Attorno a lui, a Davide, funzionario del Comune di Biancavilla, c’è un concentramento di affetto e sostegno in questo momento.

La famiglia Marino è molto nota a Biancavilla. Una famiglia veramente unita e solida. Persone perbene. Proprio per queste ragioni, la morte dell’avv. Annamaria Marino sta suscitando in città una profonda commozione.

«Addio ad Annamaria. Il suo sorriso tenero e i suoi modi garbati -ha scritto il sindaco Antonio Bonanno- restano come un vivido tesoro nel cuore di ciascuno di noi. Il mio abbraccio alla famiglia».

Biancavilla Oggi esprime tutta la sua più calorosa vicinanza alla famiglia Marino in questo momento di lancinante dolore. Al signor Giovanni e ai figli Rino, Davide e Laura va il nostro abbraccio infinito.

In memoria e in ricordo di Annamaria, la famiglia promuove una raccolta fondi destinata a sostenere la Lega Italiana Fibrosi Cistica. Chiunque può contribuire, tramite Facebook, cliccando sul link in basso.

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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